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Edizione provinciale di Udine


LCFC UD - Calligher: "Siamo una bella squadra"

Il portiere del Pertegada racconta la vittoria venerdì scorso contro il Gorgo e tesse le lodi dei compagni Cervesato e Brucoli


Settimana trionfale per la squadra amatori del Pertegada, che venerdì scorso si è aggiudicata il derby contro il Gorgo con una grande rimonta e si è portata in cima al Girone L con 4 punti.
Un 3-2 combattuto, raccontato dal portiere della formazione di mister Mauro, Marco Calligher: “E’ stata una partita molto tesa. Noi l’abbiamo sbloccata con Cervesato direttamente su punizione e poi abbiamo avuto l’occasione di chiuderla dal dischetto, ma Cinello ha sbagliato il rigore. Sul finire del primo tempo, è arrivato il pareggio del Gorgo: io avevo parato una conclusione insidiosa, poi sulla respinta Moratto è stato il più veloce a insaccare. Poi dopo l’intervallo loro sono passati in vantaggio con una punizione devo dire magistrale di Baracco”. Dalla padella alla brace, dato che poco dopo il Pertegada è rimasto anche in dieci uomini per l’espulsione di Del Piccoli. Una situazione che avrebbe messo molti in ginocchio, ma non la truppa Mauro: “Per dieci minuti circa, dopo il rosso, abbiamo rischiato l’imbarcata, con loro che ci costringevano nella nostra area. Poi, però, ci siamo ripresentati in avanti con una ripartenza bruciante e abbiamo guadagnato un rigore che Cervesato, stavolta, non ha sbagliato”. Il felice epilogo arriva a cinque minuti dalla fine: “Calcio di punizione per noi, Cervesato prende la rincorsa e fa partire una grande conclusione respinta dal loro portiere. Brucoli, però, è il più lesto di tutti e in tap in ci porta sul definitivo 3-2”.
Una convincente vittoria, di gruppo ma anche di singoli, come precisa Calligher: “Siamo una bella squadra, con alcuni elementi in grado di fare la differenza da soli. Con Cervesato e Brucoli, ad esempio, partiamo sempre dal’1-0. L’importante - commenta ironico il portiere - diventa non prendere gol”.
Ad li là della gioia per la vittoria, gli amatori festeggiano anche la ripresa dei campionati, dimostrando che gli anni passano, ma la passione mai. Lo conferma lo stesso portierone: “Io abito a Casarsa, avevo fatto presente al mister che ci sarei potuto essere solo per poche partite. Poi, però, questo sport ti prende sempre: stare con gli amici, con questo bel gruppo, è qualcosa di cui non fai a meno facilmente, nonostante la distanza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 11/11/2021
 

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