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Edizione provinciale di Udine


SERIE D - Errore tecnico, errori di distrazione. E volano sedie...

Le decisioni del Giudice sportivo producono una ripetizione e due 0-3 a tavolino, oltre che ammende assai pesanti

Provvedimenti variegati, quelli sfornati dal Giudice sportivo della serie D. Spicca l'errore tecnico commesso dall'arbitro di Ostia - Nuova Florida, con la squadra di casa che ha visto accogliere il reclamo: la partita dovrà essere ripetuta.
Il direttore di gara, infatti, annullava una precedente decisione di fuorigioco molti secondi dopo che il gioco era ripreso e dopo che nel frattempo era sopraggiunta una segnatura che così veniva annullata, nonché faceva riprendere il gioco con lo scodellamento del pallone a favore della stessa società a favore della quale era stata fischiata la posizione di fuorigioco; l'arbitro, ascoltato dal Giudice sportivo, ha espressamente riconosciuto l'errore nel quale è incorso, affermando dapprima "di aver interrotto il gioco per fischiare una posizione di fuorigioco, nonostante il pallone fosse "proveniente da una rimessa dal fondo" e successivamente di annullare la propria decisione e di "scodellare il pallone nel punto in cui il gioco era ripartito assegnandolo all'ultima squadra che ne aveva avuto il possesso". 
Atteso come, da un lato, la regola del giuoco del calcio n. 11, punto 3, sia chiara nell'affermare come "Non vi è infrazione di fuorigioco se un calciatore riceve il pallone direttamente da: un calcio di rinvio; "sancendo la conseguente non configurabilità e non punibilità della presunta infrazione; dall'altro lato, la regola del giuoco del calcio n. 5, punto 2 prevede che "L'arbitro non può cambiare una decisione relativa ad una ripresa di gioco, se si rende conto che è errata o su indicazione di un altro ufficiale di gara, qualora il gioco sia stato ripreso". 

Se Ostia - Nuova Florida dovrà essere rigiocata, Vis Nova Giussano e Serravezza Pozzi si sono viste infliggere lo 0-3 a tavolino, la prima per aver schierato un calciatore che doveva ancora scontare un turno di squalifica e la seconda in quando, nel completamento della gara con il Ravenna, sospesa il 26 settembre per impraticabilità del campo, schierava il calciatore Edoardo Fantini che era stato tesserato ben dopo la disputa del primo spezzone di gara, violando così l'art. 30, comma 4, del Regolamento LND che prevede come nella prosecuzione delle gare interrotte, in conseguenza di fatti o situazioni che non comportano l'irrogazione delle sanzioni di cui all'art. 17 del CGS, possono essere schierati esclusivamente i calciatori che erano già tesserati al momento della medesima interruzione.

Tra le sanzioni dispensate, spiccano i 1500 euro di ammenda al Città di Acireale per "avere propri sostenitori lanciato uno sputo all'indirizzo di un A.A. che lo attingeva alla nuca. Sanzione così determinata in ragione della chiara violazione delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19".
E sempre 1500 euro dovrà versare pure la Gelbison "per avere propri sostenitori introdotto e utilizzato materiale pirotecnico (4 petardi) nel settore loro riservato, nonchè lanciato sul terreno di gioco, nei pressi della panchina locale, una sedia". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 24/11/2021
 

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