POCENIA - Ukshini il bomber dottore: festeggio la laurea, poi si vedrà
"Per il titolo di capocannoniere è ancora presto" ha dichiarato il centravanti biancoverde che si ispira a Luis Suarez: "Non sono alto ma metto fisicità e cattiveria in campo come fa lui, ma senza mordere"
Bomber e capocannoniere del girone D di Seconda categoria con otto reti segnate in campionato in nove gare, ma anche neo laureato in Infermieristica. È la bella storia di Donald Ukshini, un ragazzo con la testa sulle spalle che sta riuscendo ad eccellere in quello che fa, mettendosi al servizio della squadra e non montandosi la testa. "Per ora ho festeggiato solo per la laurea, per il titolo di capocannoniere è ancora presto" ci ha detto il goleador che agli obiettivi personali antepone quelli del collettivo.
Da dove arrivi e come hai cominciato a giocare a calcio?
"Sono di origini albanesi e sono in Italia da più di vent'anni ormai. Abito a Mortegliano ed ho giocato sempre tra Cometa Azzurra ed Esperia che sono le due società giovanili del territorio. Ho fatto lì Allievi Provinciali e Regionali, per poi passare al Cervignano in Promozione, poi Teor tra Promozione e Prima. Un po' per gli infortuni, ma anche per impegni di studio sono passato al Pocenia e mi trovo benissimo. Sono ormai quasi sei anni che sono qui".
Quali sono le tue caratteristiche?
"Sono un numero nove vecchio stampo, non sono altissimo ma faccio prevalere il fattore fisico facendo a sportellate con i difensori. Se devo scomodare un paragone importante, direi che mi ispiro a Luis Suarez per la cattiveria che metto in campo".
Qual è stato l'anno più prolifico per te?
"L'anno scorso e l'anno prima non l'abbiamo potuto giocare interamente, ma ero partito molto bene con cinque gol in altrettante gare. Negli anni precedenti ho avuto problemi alle caviglie e mi sono fermato ad otto gol in Seconda e sedici in Terza sempre con il Pocenia. Quest'anno sembra l'annata migliore per me e spero continui così".
La Prima Categoria e la Promozione sono un tuo obiettivo?
"Metto serietà in tutto quello che faccio soprattutto nel calcio che per me è importante e merita impegno. Ho provato queste categorie e so cosa vuol dire, mi è piaciuto trovare ambienti seri ed organizzati, ma mi piacerebbe tornarci. Per ora mi trovo bene qui a Pocenia in una squadra fantastica e so che gli impegni lavorativi dovranno venire prima di tutto".
Dove ti sei trovato bene Pocenia a parte
"A Teor mi hanno fatto sentire a casa ed ho trovato persone fantastiche, ma anche a Cervignano mi sono trovato benissimo, la dirigenza è cambiata ma la incontro ancora al di fuori del campo. Qui a Pocenia sto benissimo e penso che la nuova dirigenza sia anche ad un livello addirittura superiore come rapporti umani".
Che opinione hai di questo campionato
"A volte si nota la differenza tra le squadre più attrezzate e quelle meno. Si nota l'inserimento delle squadre di Terza perchè il campionato è diviso e ci sono squadre che vanno ad una marcia superiore. Per quanto riguarda la classifica però siamo ancora tutte lì e ci sarà battaglia fino alla fine, anche perchè nessuna partita è sottovalutabile. Bisogna sempre dare il massimo contro tutti".
Domenica sarete a Morsano al Tagliamento...
"Sicuramente, anche loro sono lì e vorranno confermarsi. Per noi è l'occasione giusta per dimostrare di essere in grado di restare davanti e mettere pressione a chi ci precede. Dobbiamo restare nel treno delle prime in classifica sperando che qualcuno perda terreno".
Trivignano e Lestizza meritano la posizione in classifica?
"Con il Lestizza non abbiamo ancora giocato quindi non posso giudicare, sarà l'ultima gara. Da quello che mi dicono meritano di essere lì. Con il Trivignano abbiamo giocato, pareggiando 1-1 in casa loro, ma meritavamo più noi la vittoria perchè abbiamo sprecato tanto per un po' di sfortuna, non chiudendo la partita".
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