SERIE A - Udinese, una noia mortale
Compleanno infelice per i bianconeri, bloccati sullo 0 - 0 dal Genoa di Shevchenko. Gioco deludente, poche occasioni, la classifica preoccupa. Altra cattiva notizia, l’infortunio alla clavicola per Pereyra. E giovedì prossimo c’è la trasferta di Roma con la Lazio
UDINESE – GENOA 0 - 0
UDINESE: Silvestri, Becao, Nuytinck (1’st Samardzic), Samir, Molina (11’st Perez), Pereyra (15’pt Pussetto), Walace, Arslan (11’st Makengo), Udogie, Deulofeu (40’st Success), Beto. A disposizione: Padelli, Carnelos, Jajalo, Nestorovski, Forestieri, De Maio, Soppy. Allenatore: Gotti.
GENOA: Sirigu, Biraschi, Masiello, Vasquez, Sabelli (13’st Ghiglione), Sturaro (45’st Traore), Badelj (28’st Hernani), Rovella, Cambiaso, Bianchi (28’st Pandev), Ekuban. A disposizione: Semper, Marchetti, Vanheusden, Behrami, Bani, Buksa, Portanova, Gaidames. Allenatore: Shevchenko.
Arbitro: Meraviglia di Pistoia. Assistenti: Scatragli e Muto. Quarto uomo: Minelli. Var: Mazzoleni. Avar: Carbone.
NOTE - Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 11.537 (8.079 abbonati e 3.458 paganti), per un incasso di: 46.212,00 euro. Ammoniti: Vasquez, Sabelli, Molina, Makengo, Pussetto, Rovella, Ghiglione. Angoli: 8 - 1 per l’Udinese. Recupero: 2’ + 6’.
UDINE. C’era una volta il “boring” (noioso) Arsenal. Canzonato dalle tifoserie avversarie per la poca brillantezza del suo gioco. Al momento questa Udinese, senza averne titoli e bacheca - i “Gunners” qualcosa hanno vinto - un po’ assomiglia a quell’infelice periodo (grossomodo fine anni 80) dello storico club londinese. Si sostiene che il potenziale sia buono, forse il migliore delle ultime stagioni: eppure ora, per andare allo stadio, bisogna essere dotati di robuste dosi di coraggio. Neanche la presenza di tanti, gloriosi ex in tribuna - in occasione delle celebrazioni del 125esimo compleanno della società - ha ispirato i bianconeri che, contrariamente ad altre occasioni, nemmeno un tempo hanno onorato. Stavolta, per... coerenza, Becao e soci hanno infatti messo in campo due frazioni tristi, con idee abbastanza confuse, pure con il condimento di qualche goccia di nervosismo. E meno male che, graziando Molina (meritevole di espulsione ad inizio ripresa), l’incerto arbitro Meraviglia non ha concesso ad un Genoa carico di problemi (privo, lo ricordiamo, di gente come Caicedo, Criscito, Destro e Radovanovic) la superiorità numerica. Insomma, un’Udinese deludente, attesa ora (giovedi sera, in posticipo) dalla trasferta di Roma con la Lazio…
LA CRONACA. Al 10’ Rovella testa la concentrazione di Silvestri, pronto alla parata. Brutte notizie per l’Udinese al quarto d’ora: Pereyra esce malconcio (problema alla clavicola) da un contrasto con Badelj ed è costretto ad abbandonare. Al suo posto Pussetto. Le squadre si sfidano senza remore, ma non si conclude granchè da ambo le parti. Tanto che il primo tiro nello specchio cade al 28’: è un destro da posizione defilata di Walace, facile preda per Sirigu. Deve invece impegnarsi maggiormente Silvestri, al 33’, sulla conclusione dalla distanza da Rovella. Al 43’, invece, Ekuban, servito in profondità, “circumnaviga” Samir ma, sull’uscita del portiere, deposita sul fondo. E poco prima del famoso the caldo, Arslan alza malamente sulla traversa una seconda palla derivante da un corner.
Si riprende con una succosa novità: Samardzic al posto di Nuytinck. L’Udinese passa dunque a quattro dietro. Nel frattempo Molina rischia grosso. Già ammonito, l’argentino colpisce Rovella: pur sollecitato dai rossoblù ed estrarre il secondo giallo, Meraviglia opta per la grazia. Gotti però capisce che non è il caso di perseverare e toglie dal campo il numero 16. Sotto la doccia va pure Arslan: entrano, invece, Perez e Makengo. Deulofeu prova ad accendere la manovra senza successo, poi un’idea in percussione di Udogie al 21’ non finisce bene: il destro dell’ex veronese è ancora il suo piede infelice e la sfera si perde a lato. Al 24’, invece, Sirigu si allunga per neutralizzare un tiro-cross di Pussetto. Sessanta secondi dopo è il turno di Walace: botta potente ma leggibile e Sirigu fa il suo dovere.
Grande chance bianconera al 35’: Beto, servito da Pussetto, conclude ma Cambiaso rimedia in extremis, deviando sul palo esterno. Al 38’, invece, è il Genoa a sfiorare il vantaggio: contropiede finalizzato da Ghiglione, sul cui diagonale rasoterra si distende e devia un eccellente Silvestri. L’ultima fiche di Gotti si chiama Success, che rileva un deluso Deulofeu. Ma non succede più nulla: e al 93’ è netto il furiogioco di Udogie, che aveva scavalcato Sirigu con un pallonetto. Una grande delusione, senza giri di parole.
LE PAGELLE. Silvestri 6, Becao 7, Nuytinck 5,5, Samir 6, Molina 5, Pereyra sv, Walace 6,5, Arslan 5,5, Udogie 6, Deulofeu 5, Beto 5,5, Pussetto 5,5, Samardzic 5,5, Makengo 5,5, Perez 5,5, Success sv. Allenatore: Gotti: 5. (r.z.)
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