Doveva, poteva essere la gara spartiacque. Sia per l’Aurora, condizionata da assenze pesanti (Bivi, Puddu, Vakanda, Quito), sia per un Pagnacco intenzionato a non perdere contatto con il treno delle prime. L’esito finale (2 - 2) non produce scossoni anche se, per sputare sentenze, aspetteremmo ancora qualche indicazione.

Dopo alcune fasi di studio, Gutierrez e Abban testano la concentrazione di Bovolon, mentre Caporale non preoccupa più di tanto Hanelli. A metà frazione il portiere del Pagnacco decide di ergersi a protagonista, nel bene e nel male. Se al 17’ è superbo nel deviare un pallonetto di Mussutto al 23’, invece, pasticcia in disimpegno e Verrillo, da vecchio lupo di mare, approfitta del rimpallo favorevole accompagnando la sfera in porta. Pronta è la reazione del Pagnacco che, al 37’, al culmine di una mischia, trova il punto del pareggio con De Souza: il piattone del 10 non perdona Bovolon. Cavalcano l’onda, gli ospiti e, al 43’, un intervento di Elia sul sempre attivo Dedushaj viene punito con il rigore. Gutierrez, con calma olimpica, trasforma. E prima del the De Souza potrebbe imbracciare la doppietta (o servire il capitano, solo a centro area…), ma Bovolon non è d’accordo, opponendo il corpo. Si ricomincia con il Pagnacco intenzionato a chiuderla, mentre l’Aurora stenta ad arrivare dall’altra parte. Gutierrez è sempre attore protagonista ma al 11’ fallisce un colpo di testa che, per uno come lui, dovrebbe essere compitino facile. Ci riprova l’ex Udinese, dopo una manovra da manuale, al minuto 18, ma Bovolon devia. E al 22’ l’Aurora sfiora il pari: prima di lasciare il campo Mussutto scodella a beneficio di Verrillo. L’ex di tante franchigie va a colpo sicuro ma, nei pressi della linea fatale, si materializza un “mucchietto” di giocatori ospiti a ricacciare indietro la palla. Scampato il pericolo, la formazione di Pravisani ci riprova poco dopo la mezzora: e, sul sinistro dal limite di Sclausero, Bovolon ribadisce di essere un signor portiere. L’Aurora non è morta, il Pagnacco ha il torto di non chiuderla e al 37’ i padroni di casa la riprendono. Grazie a una sinergia di due dei cinque cambi operati da Bianchin: Santoro crossa deliziosamente e Leonhou – svincolatosi dalla marcatura - decolla, indirizzando di testa, nell’angolino basso. Corsa sfrenata verso la panchina, con annessa capriola del numero 17: è una prodezza che vale “solo” un punticino, ma che potrebbe far ripartire l’Aurora verso zone di classifica più nobili. Per il “popolare” Steve ci sarebbe, addirittura, anche il gol della vittoria  (scatto bruciante su lancio in profondità, dribbling ai danni del portiere in uscita e agevole tap in a porta vuota), ma l’arbitro annulla a causa di un probabile (ma non certissimo) fuorigioco. Il Pagnacco, dal canto suo, deve recitare il mea culpa: ce l’aveva decisamente in mano, non l’ha chiusa e, come da antica legge del calcio, ha incassato la beffa. Due parole sull’arbitraggio. Era all’esordio, Montecalvo di Gradisca d’Isonzo. Ha iniziato bene poi, strada facendo, si è un pò perso nel mare di cartellini (nove gli ammoniti e un espulso, mister Bianchin) e decisioni controverse, che hanno finito con lo scontentare tutti. Ma è giovane e (glielo auguriamo) si farà. (r.z.)

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