TRIESTINA - Doppia sfida stregata in quel di Mantova
Gli Allievi si ritrovano in 10 per gran parte del match, e si inchinano 4-0 ai lombardi, mentre i Giovanissimi disputano una buona prova, ma restano ugualmente a mani vuote...
Mentre gli Under 14 Pro rossoalabardati hanno dovuto rinviare un’altra sfida (quella interna contro il Cittadella), gli Under 17 e gli Under 15 nazionali della Triestina si sono messi in viaggio per andare a salutare i pari età del Mantova. E non è stata una doppia trasferta felice.
Gli Allievi hanno avuto un referto con timbrato un 4-0 pro lombardi (Fuscaldo, Ronca, Castellani). Il dirigente ospite Stefano Mazzocco commenta: “E’ stata una gara condizionata tanto…, siamo rimasti in dieci e ci siamo persi per strada, complice l’essere demoralizzati. Ci sono stati errori nostri, ingenuità dell’arbitro e anche il guardalinee ci ha messo del suo. Abbiamo avuto l’espulsione presto, appena incassato l’1-0 e perciò abbiamo fatto 70 minuti con l’uomo in meno. E’ scappata una bestemmia e l’arbitro l’ha punita col rosso. Il corner, da cui è arrivato il 2-0 non c’era e i ragazzi hanno perso la lucidità. C’era più nervosismo ma anche demoralizzazione appunto. Pazienza, si volta pagina sempre e si va avanti”.
Gli Under 15, dal canto loro, sono stati superati per 2-0 in virtù delle zampate singole di Taccetti e Boni. Così il tecnico triestino Livio Lupidi: “Abbiamo fatto un gran primo tempo. Abbiamo avuto tanti corner e tante rimesse e abbiamo colpito un palo con Koczlovic. Loro, però, hanno trovato l’1-0 su una delle poche occasioni avute, la prima avuta al di là di qualche rimessa. La rete è arrivata su una palla inattiva al 37’, perciò al 2’ di recupero (nei Giovanissimi si gioca 35’ per tempo, ndr). La ripresa è iniziata nuovamente bene, abbiamo avuto anche un rigore, che purtroppo Drago ha calciato fuori. Avremmo meritato il pareggio, la prestazione è una cosa e gli episodi sono altro. Infatti il 2-0 è stato segnato al 33’ a gara praticamente finita. Ora abbiamo ancora una giornata prima della sosta, vediamo quando la giocheremo”.
Massimo Laudani
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