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Edizione provinciale di Pordenone


PRIMA A - Pitton jr. segna, Pitton sr. vince: bello giocare contro

Mattia segna contro la squadra allenata dal papà Roberto, che però vince 2-5: "Mi sono preso la mia rivincita con il risultato finale. Quando ha segnato non sapevo se gioire o dispiacermi"

Gara divertente per diversi motivi quella tra Virtus Roveredo e Ceolini disputatasi nel turno infrasettimanale dell'8 dicembre. La gara si è chiusa con sette reti, ma la curiosità che non ha lasciato nessuno indifferente è la storia della famiglia Pitton. Mattia mette a segno un gol, nella splendida stagione che gli ha fatto collezionare fino ad ora nove reti, ma alla fine è il papà Roberto a vincere nel 2-5 finale.
"Ho deciso di intraprendere questa nuova avventura in prima squadra, dopo i dieci anni nel settore giovanile del Pordenone. Ho sempre voluto provarci e devo ringraziare il Ceolini per l'opportunità e per la piena disponibilità nei miei confronti. Non ho avuto grandi pretese perchè so cosa posso tirare fuori dai giovani. Sicuramente conosco il campionato anche perchè ho visto un po' di partite di mio figlio negli anni scorsi ed ho capito come lavorare per far bene in Prima. Non sono un mister che guarda troppo alla tattica, mi piace lavorare sulla tecnica come si fa nel settore giovanile. Bisogna però anche tirar fuori la passione, che si giochi in Serie A o in Seconda, bisogna sempre avere motivazioni che possano far arrivare dove si vuole. Non voglio essere presuntuoso ma all'inizio dell'anno ho detto ai miei ragazzi di prendere spunto dal Leicester di Ranieri, che ha  vinto la Premier ed ha tirato fuori giocatori importanti che prima non erano ritenuti tali. Se in Prima si fanno le cose ad un certo modo, con i giusti stimoli, ci si può divertire. Secondo me se si fanno le cose bene è divertente, mentre le cose fatte male fanno passare la voglia di giocare. Nelle prime gare abbiamo avuto qualche difficoltà ma ora stiamo migliorando. A volte abbiamo peccato d'esperienza, come nell'imbarcata contro l'Union Rorai, ma ora le cose vanno decisamente meglio. Ora abbiamo l'atteggiamento giusto, segniamo tanto e spero di recuperare qualche infortunato per fare ancora meglio".

ROVEREDO - "Vedere mio figlio giocare e trovarlo contro è stata una grande emozione, anche perchè i miei ultimi anni da calciatori li ho fatti proprio a Roveredo. È stato molto bello, ho cresciuto mio figlio anche da calciatore perchè i primi approcci come allenatore li ho fatti a Fontanafredda nei Pulcini e negli Allievi dove lui giocava. Lui è riuscito ad arrivare nei professionisti, ha anche fatto un anno nel Milan, ma sappiamo tutti che è un mondo difficile. Sono contento di quello che ha fatto e del suo percorso. Quando ha segnato non sapevo se gioire o se dispiacermi, però ho seguito la mia squadra e mi sono preso la rivincita con il risultato finale. Lui ha fatto un'ottima gara ed è giusto così, ognuno dalla propria parte. A casa ci siamo reincontrati e mi ha confessato che anche lui non pensava che sarei riuscito a tirar fuori così tanto da quella squadra. Con la passione e la forza di volontà tutto è possibile. Io mi definisco un dilettante professionista perchè quando entro su un campo di calcio cambio atteggiamento e mi dà tanta gioia".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 16/12/2021
 

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