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Edizione provinciale di Trieste


PRIMA C - Campaner: cresceremo

Intervista al tecnico della Triestina Victory, che tra l'altro di professione fa il medico: "Protocollo da cambiare, in particolare la regola dei 30 giorni di stop da quando i calciatori diventano negativi"

Mario Campaner, allenatore della prima squadra della Triestina Victory, fa il punto della situazione in casa rossoalabardata, partendo da un bilancio al girone di boa. “E’ molto positivo. Come spesso accade alle mie squadre, abbiamo avuto qualche difficoltà a capirci nella fase iniziale. Adesso mi aspetto, che nel girone di ritorno miglioriamo il nostro score dell’andata; anche questo mi è capitato spesso e deve essere l’obbiettivo”.

Avete fatto mercato?
“A novembre sono arrivati a darci una mano il totem Stefano Furlan e Guido Mulè, rispettivamente portiere e centrocampista”.

A mente fredda quali sono le impressioni sul recupero con il Mladost (ultima partita giocata, ndr)?
“La mente era già fredda durante la partita, visto che c’erano zero gradi e soffiava un vento gelido… Ho rivisto la partita anche di recente. Il Mladost ha giocato con grande intensità e ha meritato il pareggio; noi dobbiamo crescere nel capire, che una pressione fatta bene in attacco o sulla fascia risolve i problemi in zone di campo non pericolose. Non posso accettare un lancio o un cross, sperando che i miei compagni se la cavino. Il vantaggio andava difeso tutti assieme. Cresceremo”.

E’ plausibile riavvicinare la Cormonese?
“La Cormonese sta facendo un campionato incredibile ed ha tutta la mia stima. Tante volte vengono costruiti squadroni per vincere e poi il risultato è mediocre, quindi va un plauso a tutti, ovvero allenatore, dirigenti e giocatori. Nella nostra cultura chi si sente forte, è definito arrogante. Io li vedo invece come una grande squadra sicura dei propri mezzi, che può solo darci stimoli a migliorare”.

Cosa ne pensa della decisione del rinvio del girone di ritorno?
“Penso, che il problema sia l’assurda normativa dei 30 giorni dalla negatività e lo dico da medico. Soprattutto con questa variante e i vaccini la maggior parte delle persone in questa fascia di età ha un raffreddore e poco più. Parlo per esperienza, perché avrò sentito telefonicamente 150 pazienti covid negli ultimi giorni. Eseguire un ecocardio su un 18enne, che ha scoperto di essere positivo dopo un test rapido fatto per andare alla festicciola di capodanno, è uno spreco di tempo e risorse senza nessun rispetto per le difficoltà del calcio dilettantistico”.

Massimo Laudani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 06/01/2022
 

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