UDINESE - Marino esplode: un vero martirio
Dopo la gara con l’Atalanta, il Direttore dell’ Area Tecnica bianconera lancia accuse gravissime: “La squadra si è radunata stamattina, come al torneo dei bar… E sono scesi in campo giocatori che erano in quarantena”. Deulofeu: ”Spero che una cosa del genere non accada più…”
Un Pierpaolo Marino scosso e tremante: l’unico bianconero disponibile per i media dopo Udinese - Atalanta è andato giù pesante. Come forse mai l’avevamo visto e sentito nella sua parabola di dirigente.
“Non è stata una partita, ma un martirio - ha sbottato il Direttore dell’Area Tecnica bianconera - e non credo ci sia nulla da commentare. Perché? Per il semplice motivo che non c’è stata alcuna partita…”
La gestione pandemica ha lasciato il segno.
“Giocatori e staff sono stati costretti a radunarsi stamattina e alcuni erano appena negativizzati dopo due settimane di stop. In panchina, inoltre, avevamo ragazzi della Primavera fermi da 20 giorni. Abbiamo schierato gente che avrebbe dovuto rimanere in quarantena, vedremo ora la conseguenze…Si dice che si intende salvaguardare lo spettacolo, ma che genere di spettacolo si è visto oggi?”.
Resta il risultato. Pesante.
“Purtroppo resterà negli annali e sarà ricordato come un’onta, ma i giocatori e l’allenatore sono stati degli eroi, hanno fatto ciò che hanno potuto. La situazione critica è sotto gli occhi di tutti, in 44 anni di professione mai avevo visto una cosa del genere. Una situazione di grande imbarazzo: chi decide non si preoccupa dei momenti che stiamo vivendo a Udine".
E’ una situazione decisa dalla Lega, però.
“Non frequento quell’ambiente da tanti anni, ma ci hanno detto, tra l’altro, che i tesserati in quarantena avrebbero potuto giocare. Perchè, in caso contrario, non non avremmo raggiunto il tetto massimo richiesto. E qualcuno ha aggiunto che pure Pereyra era arruolabile. Avrebbe dovuto scendere in campo con la spalla appena operata?”
Su uno dei suoi profili social si è espresso anche Gerard Deulofeu.
“Dal martedi alla domenica a casa in quarantena e poi diretti alla partita per giocare…- ha scritto l’attaccante catalano con 12 positivi e 8 che si sono allenati da soli…Posso soltanto applaudire ognuno dei mei compagni per essere scesi in campo per amore del nostro sport. Siamo dei professionisti in tutto e per tutto e spero che questa cosa non capiti più!” (r.z.)
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