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Edizione provinciale di Udine


CJARLINS MUZANE - Dall'Ara: scommetto in un girone di ritorno super

Intervista al ventottenne difensore già rivelatosi baluardo della formazione di Moras. Andrea parla del Caldiero di cui è un ex, delle prospettive della formazione friulana e pure del derby Adriese - Delta...

Andrea Dall'Ara è uno dei più forti e completi difensori che abbia mai indossato la maglia del Cjarlins Muzane. Arrivato in estate nell'ambito della rivoluzione che ha cambiato volto alla squadra celestearancio, il ventottenne di Adria, proveniente dall'Union San Giorgio Sedico, in questi mesi ha subito fatto emergere le sue qualità di difensore moderno, ordinato e duttile, diventando un punto di riferimento della squadra allenata da Massimiliano Moras che domenica andrà all'assalto del Caldiero nell'ultima d'andata in programma al Della Ricca.

Lei, Dall'Ara, ha indossato la maglia del Caldiero Terme due campionati fa. Che partita sarà quella contro i suoi ex compagni di squadra?
"Affronteremo una compagine collaudata, compatta, che in questi anni ha compiuto continui passi in avanti. Il Caldiero è una squadra che cerca di imporre il proprio gioco e che si è costruita una precisa identità. Ci attende perciò un match impegnativo e che dovrebbe anche risultare spettacolare". 

Mancheranno però i tifosi...
"Dispiace che la gara sia a porte chiuse, ma questo non deve costituire un alibi o frenarci in alcun modo". 

A livello difensivo il Cjarlins Muzane non sempre ha convinto. Andrea Dall'Ara in proposito cosa pensa?
"Penso che abbiamo sofferto di più in casa rispetto alle gare in trasferta e non è facile individuarne il motivo. Indubbiamente ci troviamo meglio con le formazioni che ci affrontano a viso aperto, quelle che vengono a Carlino per chiudersi e ripartire possono crearci delle difficoltà aggiuntive. Ci stiamo lavorando sopra, come, del resto, stiamo cercando di curare ogni dettaglio con l'obiettivo di disputare un grande girone di ritorno. Se all'inizio non ci conoscevamo, oltre ad aver patito i numerosi infortuni, adesso è arrivato il momento di sfruttare al massimo il potenziale che la squadra ha dimostrato di avere. Potevamo aver raccolto parecchi punti in più, vogliamo provare a trasformare i troppi pareggi del girone d'andata in vittorie. Siamo molto uniti tra di noi e convinti di quello che stiamo facendo". 

Si trova meglio nella difesa a 3 o a 4?
"Non ho preferenze, lo dico davvero; mi ritengo un giocatore piuttosto duttile, senza contare che da under mi sono disimpegnato anche da terzino. Quellao che conta davvero in un difensore è la concentrazione, la testa, poi viene tutto il resto, le qualità tecniche, atletiche e caratteriali. Un difensore concentrato è molto difficile che sbagli una partita". 
 
Sulle situazioni da palla inattiva a che punto siete?
"Credo che il lavoro portato avanti in particolare con Niki Pradolini abbia già dato notevoli frutti. Non abbiamo mai preso gol sugli sviluppi di palle inattive, mentre ne abbiamo segnati diversi".

Ormai ha disputato quasi 300 gare tra serie D e C2, eppure ha collezionato una sola espulsione e una manciata di "gialli". E' forse troppo buono?
"No, credo che la concentrazione di cui parlavo prima permetta anche di evitare questo tipo di problemi. Gli arbitri vanno rispettati, sbagliano come capita a noi giocatori, perciò cerco di non farmi influenzare dalle loro decisioni". 

Domenica, in contemporanea con la sfida di Carlino, si giocherà anche il derby Adriese - Delta. Lei che risultato si augura?
"Sono due società per me speciali. Io sono di Adria e mi sono formato nelle giovanili dell'Adriese. Al Delta ho vissuto alcune stagioni importanti, compresa quella in C2... ragion per cui vada per un bel pareggio". 

Si è accorto che anche nella Bassa friulana c'è una nebbia con i fiocchi?
"Ho visto, ho visto. Pare la stessa o quasi delle mie zone". 

Sente molto la partita?
"Adesso, con qualche anno in più, vivo la vigilia serenamente, anche perchè sono un ragazzo allegro, a cui piace scherzare. Ma poi, quando si entra in campo...".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 21/01/2022
 

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