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Edizione provinciale di Udine


CJARLINS - Moras: niente drammi. Michelotto: testa bassa e pedalare

Dopo la sconfitta con il Caldiero Terme, mister Moras e l’attaccante Michelotto analizzano il match. Il tecnico: «Ci manca cattiveria agonistica in mezzo al campo». La punta: «Il doppio giallo ci ha tagiiato le gambe, l'obiettivo sono sempre i tre punti»

Ripresa amara per il Cjarlins Muzane. Nel 17° turno, l’ultimo dell’andata, del girone C di Serie D, falcidiato dai numerosi rinvii, gli arancioblù cadono tra le mura amiche contro il Caldiero Terme. I veneti s’impongono per 2-0 e sopravanzano di un punto i friulani, che restano così a quota 26. Da segnalare anche l’espulsione, per doppia ammonizione, di Ndoj al 35’ del primo tempo.

«È stata una gara complicata - esordisce l’attaccante di casa Andrea Michelotto, che poi prosegue - avevamo iniziato bene, ma poi il doppio giallo ci ha tagliato le gambe».
Non è un momento facile per il Cjarlins: «Tutta la squadra sta facendo di tutto per uscire da questo brutto periodo: siamo un bel gruppo, con giocatori forti, abbiamo solo bisogno di vincere. Testa bassa e pedalare».
E il prossimo weekend si va a Mestre: «Il nostro obbiettivo è sempre lo stesso, ossia i tre punti. Non dobbiamo mollare, il campionato è ancora lungo».

Ed ecco come analizza la gara il mister dei friulani, Max Moras: «Non puoi regalare un uomo al Caldiero, a cui faccio i complimenti perché si è rivelata una squadra molto ben organizzata a livello tattico e molto dotata in alcuni elementi. Poi mi dà molto fastidio il modo in cui abbiamo preso il secondo gol, ma ora non serve fare drammi».
Serve un altro spirito, forse, per tornare a ingranare: «Ci manca cattiveria agonistica in mezzo al campo, ma certo non posso chiederla ai 2002, ai 2003, che stanno già facendo tanto. Oggi, poi, abbiamo anche dovuto affrontare l’infortunio di Daniele Del Savio, che era all’esordio».
Il tecnico spiega poi la sostituzione di bomber Daniele Rocco: «Il suo cambio è figlio dell’espulsione subita, altrimenti uno come lui non lascia mai il campo. In 10, peró, ci serviva un lavoro diverso davanti, un lavoro di pressione, che secondo me possono fare meglio Michelotti e Bussi».
Commento finale sui prossimi impegni del Cjarlins Muzane: «Adesso siamo avviliti e rammaricati, ma dobbiamo ricordarci che mancano ancora 17 partite. Bisogna accettare le sconfitte e andare a cercarsi le vittorie».

https://i.imgur.com/LSURatv.jpg

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  Scritto da La Redazione il 23/01/2022
 

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