HANNO DETTO - Bucchi: meritavamo di vincere. Pavanel: sono contento
Il derby premia il Padova, ma la Triestina può recriminare per le occasioni da rete non concretizzate. Le dichiarazioni dei 2 tecnici
Il Padova ha una rosa tale, che cercherà di giocarsela fino in fondo con il Sud Tirol per la promozione diretta in cadetteria. Però la Triestina, per quanto ferma da un mese a differenza del Padova (impegnato a Catanzaro a metà settimana in Coppa Italia), ha confermato di potersela giocare alla pari e una spartizione della posta avrebbe rispecchiato meglio la sfida. In certe fasi i padroni di casa hanno sì faticato a velocizzare la loro manovra per provare a sgretolare un avversario spesso e volentieri dispostosi dietro la linea della palla una volta passato in vantaggio, ma quando ci sono riusciti, sono stati capaci di creare le loro belle occasioni. Sei complessivamente oltre alla rete annullata per fuorigioco a Litteri, due gol (un rigore nato da una ripartenza su uno svarione evidente locale e un contropiede dopo un’offensiva di casa) e un tentativo ben parato dall’estremo rossoalabardato Martinez sul taccuino padovano.
Queste le cartoline dei due mister al termine del derby del Paròn Nereo Rocco.
Cristian Bucchi (allenatore della Triestina): “Da quando sono arrivato sento parlare della partita dello scorso anno, dopo un po’ stanca. C’era un rigore per noi e sulla ripartenza hanno fatto lo 0-2. L’abilità del Padova è quella di colpirti senza avere occasioni. Le qualità le abbiamo ma non siamo stati bravi a capitalizzare, ai punti avremmo meritato di vincere”.
Massimo Pavanel (tecnico del Padova): “La Triestina nei primi dieci minuti ci ha messo in difficoltà nella manovra. Nella ripresa pian piano siamo riusciti a gestire meglio la gara e a trovare il secondo gol. Dobbiamo giocare con questa intensità con tutti. I ragazzi stanno lavorando bene, ero fiducioso. Oggi mi hanno messo in grande difficoltà per fare la formazione. Per me è stato bello tornare a Trieste, e da allenatore del Padova sono contento di aver vinto”.
Massimo Laudani
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