BUJESE - L'Under 17 vola, Maida: buona preparazione fisica e tattica
Il tecnico spiega i segreti di un andamento così positivo: “Sapevo che la lunga sosta ci avrebbe dato la possibilità di allenarci bene fisicamente, ma anche di curare di più la parte teorica che spesso si trascura a quest’età”
Da due anni alla guida degli Under 17 della Bujese, mister Alessandro Maida raccoglie i frutti del suo ottimo lavoro, con una striscia importante di vittorie che l’ha portato ad essere primo a punteggio pieno nel girone A dei Provinciali di Udine. Un andamento molto soddisfacente che fa porre l’attenzione su un’ottima squadra che sta crescendo giovani giocatori di grande livello:
“Sono stati anni difficili ma abbiamo cercato di lavorare al meglio, fermandoci solo quando ci è stato imposto dalle norme contro la pandemia ed ora da gennaio abbiamo iniziato un percorso molto intenso. Il gruppo numericamente è un po’ risicato e qualche infortunio ci ha messo in difficoltà, ma la compattezza e la qualità del gruppo unite alla voglia dei ragazzi di emergere, fanno la differenza. A volte la foga non ci fa esprimere il calcio che vorremmo però per larghi tratti i ragazzi hanno fatto molto bene. Il progetto per il settore giovanile, coordinato dal direttore tecnico Francesco Bovio chiaramente in questo contesto agevola il lavoro di noi mister”.
Gli Allievi sono a punteggio pieno nel girone A dei Provinciali di Udine insieme al Martignacco, te lo aspettavi?
“Non sapevo cosa aspettarmi dopo tanto che siamo stati fermi. Dopo tanto tempo di inattività abbiamo giocato il girone Provinciale dove abbiamo fatto benino ma non siamo riusciti a passare alla Fase Regionale quindi non sapevo cosa aspettarmi. Abbiamo affrontato partita per partita come se fossero delle finali, rispettando l’avversario, non abbassando la guardia ed allo stesso tempo cercando di esprimere la nostra qualità. Ero convinto della bontà della preparazione perché i ragazzi si sono allenati molto bene e mi aspettavo di avere qualche vantaggio nei secondi tempi dal punto di vista fisico. Adesso siamo in un momento buono, confermarsi è difficile ma se si affrontano tutte le gare con la massima attenzione, potremo raccogliere buone soddisfazioni”.
In questa fase di campionato avete vinto 5-0 a Moruzzo, poi nella seconda giornata 2-0 contro il Deportivo, quindi 5-2 a San Daniele e nelle ultime due giornate sono arrivati due 2-1 contro Codroipo e Treppo. Le ultime due gare hanno avuto qualche difficoltà in più o il punteggio inganna?
“Sono state due gare molto diverse. Il Codroipo è la squadra con più qualità di tutte le cinque affrontate fino ad ora e quando avremo una rosa meno risicata sicuramente le cose diventeranno più semplici. Dopo un po’ di partite con soli due cambi a disposizione la stanchezza si fa sentire. Con il Treppo invece è stato un derby sentito, perché i ragazzi si conoscono tutti e loro sono fuori classifica quindi per noi era importante non complicarci la vita con infortuni ed assenze. E’ stata una gara più tirata per queste motivazioni, loro hanno giocato molto bene e noi forse abbiamo giocato la peggior partita”.
L’attacco funziona ed i sedici gol fatti lo dimostrano.
“I due davanti ovvero Filippo Verdini e Michele Di Giusto sicuramente sono i più prolifici e si stanno esprimendo molto bene. Sono rapidi, tecnici e ci danno tante soddisfazioni. Noi giochiamo con due attaccanti che in fase di finalizzazione mettono in difficoltà l’avversario e stiamo recuperando un attaccante molto forte Hamil Imeri che ha avuto un brutto infortunio. Di tutti gli elementi è quello con la forza esplosiva maggiore, un attaccante di razza che ci darà un’ulteriore opzione in attacco, potrebbe fare uno spezzone della prossima gara”.
La fase difensiva comunque non è da sottovalutare.
“I ragazzi numericamente non sono molti e non voglio parlare di singoli perché tutti hanno più o meno lo stesso minutaggio. Quello che sta funzionando è l’assetto tattico su cui lavoriamo, con la quantità degli esterni e dei centrocampisti che ci fanno essere schierati sempre bene. Il gol con il Codroipo ed i due contro il San Daniele sono infatti arrivati tutti da palla inattiva. Con il Treppo è arrivato il primo gol su azione e devo dire che i ragazzi sono bravi e generosi. La loro lettura cresce partita per partita e sono molto soddisfatto”.
Qual è lo schieramento tattico?
“Stiamo giocando con il 4-4-2 ma con grande facilità possiamo passare al 4-3-3 ed al 3-5-2 a seconda delle necessità e l’abbiamo già sperimentato a partita in corso. La lunga pausa ci ha dato il tempo di lavorare su aspetti tattici che di solito si tendono a trascurare, quindi i ragazzi sono pronti a fare metamorfosi a partita in corso. Cerchiamo di giocare palla a terra, che vuole partire dalla difesa senza esasperazioni, ma cerchiamo di coinvolgere tutti gli undici giocatori nella manovra. Mi piace avere una squadra matura, che offende con i terzini e fa alzare i difensori centrali sulla linea del centrocampo. Non siamo una squadra basata sulle individualità, ma ci sono sempre azioni manovrate. A quest’età bisogna tenere la palla bassa, a costo di sbagliare”.
Allenare i giovani è una tua scelta di vita o è un incarico momentaneo?
“Penso di sì, c’è stata una parentesi di tre anni a Blessano che è stata molto importante per me e devo dire che con i giovani il lavoro è più complicato ma soddisfacente. Con i giovani bisogna essere concentrati ed hanno più bisogno di una guida. L’esperienza con gli adulti fa “divertire” un po’ di più il mister ma è un po’ più stressante perché finalizzata ai risultati. Sono due mondi diversi ma penso che un buon mister debba avere una parentesi ad allenare i giovani. Non so cosa mi riserverà il futuro e non precludo niente, a me piacciono i progetti in cui l’allenatore si può esprimere”.
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