TORVISCOSA - De Blasi: sono rimasto ed ho avuto ragione

Una gioia fatta di tenacia, forza di volontà e spirito di sacrificio quella di Gigi De Blasi, centrocampista o terzino del Torviscosa, che festeggia la Serie D, se possibile, con maggior entusiasmo rispetto agli altri. Il dilemma se restare e giocare un po’ meno o andar via non è stato semplice da affrontare, ma lui ha deciso di sposare la causa biancazzurra ed alla fine ha avuto ragione: “Stiamo rivedendo le foto dell’altro ieri, ci siamo veramente goduti questo successo, facendo festa fino a tardi perché è stato un anno lungo, partito a luglio, in cui il nostro obiettivo è sempre stato dichiarato e finalmente l’abbiamo conquistato. E’ un’emozione che auguro a tutti di vivere perché sono uniche. A fine partita ho avuto un mix di emozioni irripetibile, si passava dal pianto alle risate in pochi secondi”.

L’anno scorso una parentesi nel calcio a 5 per non rimanere fermo a causa della pandemia. Un passaggio importante che la dice lunga sulla tua passione per questo sport a trecentosessanta gradi.
“Non volevo fermarmi perché mi piace quello che faccio. Anche quest’anno è stato difficile stare 70 giorni fermi nella pausa invernale ed avrebbe potuto anche influire sul resto della nostra stagione. Per fortuna abbiamo sopperito ad alcune assenze dovute al Covid che ci sono state, me compreso che, nel momento migliore, non ho potuto svolgere gli allenamenti per due settimane. Gli infortuni non sono mancati come quello di Puddu che è stato fuori tre mesi o Pratolino addirittura quattro, ma abbiamo superato queste difficoltà da gruppo unito e da grande squadra, vincendo comunque il campionato”.

I pronostici erano tutti dalla vostra parte, ma il campo spesso riesce a ribaltarli. Confermarsi più forti nonostante le tante pressioni, è una soddisfazione in più arrivata grazie alla collaborazione fra voi ed allo spirito di sacrificio di questa squadra.
“Sono partito come mezz’ala e poi da mia peculiarità sono molto flessibile con i ruoli e ne posso ricoprire diversi. Per una buona parte di stagione ho giocato da terzino e mi piace essere utile alla squadra, perché so che posso dare il massimo in più ruoli e questo mi rende orgoglioso. Quest’anno potevo andar via a dicembre, perché giocavo poco, ma sono rimasto perché sapevo di voler raggiungere questo obiettivo importante ed a 30 anni ci sono treni che non passano spesso. Pensavo e speravo che sarebbe finita così ed ho avuto ragione”.

Non è la prima vittoria nella tua carriera, che hai iniziato alla grande con la vittoria dei playoff alla Virtus Corno e poi con il passaggio al Tamai in D. Che esperienze sono state?
“A Corno ero giovanissimo, avevo 17 anni e sono passato dagli Allievi alla Prima squadra nell’anno della vittoria ai playoff. Dopo due anni sono passato al Tamai in D, in un anno che ricordo con molto affetto. Le vittorie, però, sono sempre le emozioni più forti, a Corno ho vinto anche una Coppa Italia fantastica, ma il successo di ieri è unico. Abbiamo dimostrato di essere più forte di tutti sul campo e, anche se nei pronostici sembrava scontato, vincere non è mai facile”.

Siete consci che la Serie D porta quasi sempre ad un grosso cambiamento nella rosa?
“Per ora abbiamo pensato solo a festeggiare, sappiamo che ci saranno determinate situazioni dovute ai fuoriquota ed agli impegni di lavoro che non sono sostenibili in Serie D. Ne parleremo, mi piacerebbe restare ma è tutto da vedere”.

Hai una dedica per questa importantissima vittoria?
“Al nostro capitano Puddu. Ci è dispiaciuto tantissimo non averlo ieri e penso che nei minuti iniziali la squadra ne abbia risentito, io sicuramente ho fatto fatica nei primi minuti di gioco a livello mentale. A livello personale dedico questo successo a me stesso perché ho dovuto mandar giù tante situazioni difficili come il minutaggio molto basso, tanti amici che mi dicevano di andarmene per giocare di più, ma alla fine ho avuto ragione io. Ovviamente penso anche a tutte le persone che mi sono state vicine come la mia ragazza e la mia famiglia”.

L’estate è alle porte, come la passerai?
“Ci sarà qualche serata di festeggiamenti con società e dirigenza, poi la classica “cena delle multe” e poi in estate vorrei fare qualche torneo per tenermi in forma e per divertirmi”.

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