TERZA CAT. - Val Resia supera il Bordano nel recupero
Un perentorio 0-2, con un gol per tempo ad opera di Rossi e Lega, consegna la vittoria agli ospiti. "Partita spettacolare, giocata bene anche dai padroni di casa" dichiara a fine match il tecnico della formazione del Canin
BORDANO – VAL RESIA 0-2 (p.t. 0-1)
Gol: al 30’ Rossi; nella ripresa al 28’ Lega.
Nel recupero del match della prima giornata di ritorno del Campionato Carnico, non disputato lo scorso 23 luglio a causa degli incendi che hanno interessato la Val Resia, la formazione di mister Fortunato, con una rete per tempo, ha avuto la meglio su un Bordano in difficoltà, non più brillante come nella prima parte della stagione. La partita si è giocata a Prato di Resia in quanto l’incontro di andata “Val Resia-Bordano” si disputò in anticipo a Bordano, in quello che fu il match di esordio del Carnico 2022. Gol del vantaggio resiano alla mezz’ora con il centrocampista Michele Rossi (alla settima rete stagionale), raddoppio al 28’ della ripresa firmato da Gianluca Lega.
“Una partita molto bella - ci racconta Claudio Fortunato - con un primo tempo spettacolare, sia da una parte che dall’altra; il secondo tempo è stato meno gradevole, però intenso fino alla fine. Abbiamo meritato, è stata veramente una bella partita, di quelle che si guardano volentieri. Il Bordano è una bella squadra, noi forse ci abbiamo messo un po’ più di voglia, più determinazione, quindi penso che, alla fine, il risultato possa essere giusto” - conclude l’allenatore del Val Resia.
Una vittoria importante per i valligiani che, con i tre punti conquistati, hanno ingarbugliato non poco la classifica della terza categoria la quale (detto che i gemonesi della Stella Azzurra fanno corsa a sé) ora vede, nel giro di tre punti, cinque squadre in lotta per la seconda posizione, quella valida per il salto in seconda categoria. L’attuale graduatoria vede infatti al secondo posto l’Ardita a 28 punti, Bordano e La Delizia a 27, Moggese a 26 e Val Resia a 25, con tanti scontri diretti che ancora mancano all’appello.
Andrea Citran
© RIPRODUZIONE RISERVATA