ZANUTTA - Lavoro e determinazione per lasciare la "terra di nessuno"
Intervista al presidente del Cjarlins Muzane, che ieri ha presentato al Kursaal di Lignano la nuova sfida alla serie D...
Sesta stagione in serie D per Vincenzo Zanutta e il Cjarlins Muzane: per ogni anno c’è un mantra, un manifesto, un messaggio. Qual è, presidente, quello di quest’anno?
“Quello di quest’anno è l’attaccamento al territorio. A questa presentazione hanno partecipato 7-8 sindaci e 3 assessori regionali: sono loro veramente grato per questo sostegno, che mi dà la spinta a continuare a combattere e ad andare avanti per rappresentare al meglio la Bassa Friulana e il calcio regionale”.
E per quel che riguarda il campo?
“Ormai è scritto che Zanutta deve avere per obiettivo quello di vincere. Rispettiamo perciò il copione, dandoci l’obiettivo di vincere, di sbarcare tra i professionisti. Poi, finiti i proclami, bisogna lavorare duro e cercare di far quadrare ogni cosa, perché per vincere bisogna mettersi alle spalle 17 squadre ed essere i migliori in tutto. Daremo il massimo e speriamo di arrivare in fondo”.
Anche quest’anno una bella rivoluzione: non sarà facile amalgamare tanti giocatori nuovi, insieme al mister, che per altro sembra essere davvero capace, e riuscire subito a primeggiare…
“Questo è, in effetti, il principale dubbio che abbiamo, perché la continuità paga. Abbiamo però cercato di mettere assieme delle personalità talmente importanti che, mi auguro sia possibile bruciare le tappe e recuperare il gap, perché chi ha dato continuità al progetto parte sicuramente avvantaggiato”.
Come si è arrivati alla scelta del tecnico?
“Di Luca Tiozzo mi sono piaciute molto l’umiltà, la dedizione al lavoro e soprattutto la determinazione e quindi abbiamo scelto di partire da lui”.
Un messaggio ai cugini del Torviscosa?
“Sono veramente felicissimo di avere un derby, era veramente deprimente essere da soli in categoria e spero anzi che la pattuglia nostrana in D possa nei prossimi anni ulteriormente lievitare. Bentornato derby, quindi, e auguro veramente di cuore all’amico Midolini di raggiungere gli obiettivi che lui è il Torviscosa si sono dati”.
Dopo 6 anni di serie D cos’ha imparato Vincenzo Zanutta di questo campionato?
“È un campionato strano, ho sempre definito la serie D una terra di nessuno, è una categoria che ha molte storture, a cominciare da quella dei fuoriquota: bisogna riuscire a capirla in modo profondo per riuscire a viverla bene e poterla domare e conquistare. Spero di abbandonare questa terra di nessuno il prima possibile”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA