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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - L'Udinese prende a "schiaffi" Mourinho

Clamoroso successo dei bianconeri che battono seccamente la Roma (4 - 0) con le reti di Udogie, Samardzic, Pereyra e Lovric. La terza vittoria consecutiva consente alla formazione di Sottil di salire al quarto posto in classifica. Unica “nuvola” della serata il nuovo infortunio a Bijol (distorsione alla caviglia)

UDINESE – ROMA    4 - 0
Gol:
5’ pt Udogie, 11’ st Samardzic, 30’ st Pereyra, 37’ st Lovric

UDINESE: Silvestri, Becao, Bijol (17’ pt Ebosse), Perez, Pereyra (40’ st Ehizibue), Samardzic (19’ st Makengo), Walace (18’ st Lovric), Arslan (Makengo, Udogie, Success (18’ st Beto), Deulofeu. A disposizione: Padelli, Piana, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski, Semedo. Allenatore: Sottil.

ROMA: Rui Patricio, Mancini (20’ st Zalewski), Smalling, Ibanez, Karsdorp (1’ st Celik), Cristante (1’ st Belotti), Matic, Spinazzola, Dybala, Pellegrini (Camara 36’ st), Abraham (32’ st Shomurodov). A disposizione: Svilar, Boer, Vina, Bove, Keramitsis, Volpato, Tripi. Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Maresca di Napoli. Assistenti: Di Vuolo e Rossi. Quarto uomo: Cosso. Var: Ghersini. Avar: Valeriani.

NOTE - serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 24.108, dei quali 12.271 paganti, per un incasso di 183.690,70. Abbonati: 11.837, quota 106.985,30. Ammoniti: Dybala, Pellegrini, Makengo, Udogie, Pereyra, Mourinho. Angoli: 7 - 3 per la Roma. Recupero: 3’ + 5’.

UDINE. Arrivederci Roma. L’ Udinese saluta i giallorossi (primo ko stagionale) con quattro “pacchetti omaggio” in una delle serate più belle della sua storia recente: che non vale un trofeo o un qualificazione Champions, ma una clamorosa, ulteriore iniezione di autostima e la consapevolezza che questo gruppo è in grado di abitare stabilmente la parte sinistra della classifica. Per ora, intanto - incamerato il terzo successo di fila - il posto occupato è il quarto, a braccetto con la formazione di Mourinho. Certo, nel trionfo bianconero c’è una discreta compartecipazione ospite: gli erroracci di Karsdorp e Rui Patricio, infatti, hanno messo la strada in discesa, agevolando il copione prediletto dalla banda Sottil e spalancando le porte a gradite ripartenze. Ma i meriti del tecnico sono indubbi: sia nello spianare la formazione iniziale che nell’effettuare i cambi in corsa.  E se è irriverente considerarla una lezione inflitta al più titolato collega, quest’ultimo (non proprio abituato a sconfitte cosi ampie…) avrebbe potuto evitare riferimenti a possibili condizionamenti (ma dove? ma quando?  Si è già scordato il “rigorino” dello scorso campionato?) dell’Udinese nei confronti dei direttori di gara. Ma è un film già visto: il vecchio Josè è una volpe e, quando sente avvicinarsi i passi dei cacciatori, sa come e dove arrampicarsi. Peccato che stavolta non sia bastato.

LA CRONACA. Sono sufficienti 26 secondi, alla Roma, per affacciarsi in area friulana: il sinistro incrociato di Dybala termina però fuori. Bastano invece, 5’, all’Udinese per esultare: sul cross di Pereyra, Karsdorp sceglie stoltamente di affidare la sfera al proprio portiere ma, per sua sfortuna, sulla traiettoria si inserisce, con istinto da attaccante, Udogie che impallina Rui Patricio. Al 14’ l’unica sbavatura della retroguardia di casa, che si apre come il Mar Rosso sull’assist di Pellegrini: ma Silvestri è imperiale e devitalizza Dybala. Al 17’, invece, nuova disavventura per Bijol: lo sloveno si scaviglia e viene sostituito (a sorpresa) da Ebosse. Il quale rileva le mansioni di Perez, dirottato a destra, con Becao nuovo centrale. L’Udinese prende comunque nuovo coraggio, rendendosi pericolosa in tre occasioni. Al 21’Deulofeu non sfrutta adeguatamente un calcio piazzato dal limite (sfera a lato), al 27’ sul corner di Samardzic, Success impatta di testa ma sull’esterno della rete. Al 28’ ancora Deulofeu, in seguito all’ennesima palla persa in uscita dalla Roma, mette inspiegabilmente sui led pubblicitari. I giallorossi ci mettono un pò ad offendere ma né Abraham, per il quale si è scomodato il ct inglese Southgate (girata alta al 36’) nè Mancini al 38’ (zuccata senza pretese) riescono ad impensierire Silvestri. Si rivedono i padroni di di casa al 41’ il pregevole destro al volo di Pereyra - ispirato da Samardzic - è di ottima fattura ma Rui Patricio non ha problemi. Il finale di tempo (3’ di recupero) è condito da un certo nervosismo e, prima Dybala e poi Mourinho, finiscono sul taccuino di Maresca.

Brivido in apertura di ripresa quando su un contatto tra Becao e Celik (subentrato al pernicioso Karsdorp), l’arbitro fa proseguire: è l’unico episodio al quale Mourinho avrà il coraggio – seppur timidamente - di appigliarsi nel dopo gara. All’ 11’, intanto, l’Udinese colpisce di nuovo: Samardzic spara dal limite ed evidenti sono le colpe di Rui Patricio, il quale interviene goffo come un portiere amatoriale. E sono due. Rabbiosa, la Roma cerca di risalire la corrente ed è anche sfortunata: sul pallone proveniente dal corner, infatti, la “testata” di Mancini scheggia il palo (minuto 15). Sottil allora ne cambia tre (due sono centrocampsti) e dalla panchina escono, indemoniati, Makengo, Lovric e Beto. L’intensità rimane perciò invariata, mentre la Roma continua a bussare con poche e confuse idee: solo Dybala, infatti, prova ad accendere un falò che, forse, non si è mai acceso. E l’Udinese dilaga: alla mezzora Pereyra, di interno sinistro (l’assist è di Makwengo) la mette nell’angolino e al 37’ - dopo che il francese manca il successo personale, sfoderando un mancino rasoterra a fil di palo - Lovric festegia la sua prima rete in serie A finalizzando un passaggio al bacio di Pereyra.

LE PAGELLE. Silvestri 6,5, Becao 7, Bijol sv, Perez 7, Pereyra 7,5, Samardzic 7, Walace 6,5, Arslan 6, Udogie 7,5, Success 6, Deulofeu 6,5, Ebosse 6,5, Makengo 6,5, Lovric 6,5, Beto 6, Ehizibue sv. Allenatore: Sottil 8. (r.z.)

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  Scritto da La Redazione il 04/09/2022
 

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