SANTA CRISTINA VAL GARDENA. Era la gara regina, la discesa libera. L’appuntamento numero 100, sulla mitica Saslong. E non ha lesinato emozioni. Davanti a 11 mila spettatori, a trionfare è stato Aleksanker Aamodt Kilde, il norvegese compagno di Mikaela Shiffrin: sceso con il pettorale numero 14, Kilde ha compiuto un vero capolavoro tra la Curva del Lago e il Ciaslat, mettendo la firma sul successo personale numero 17 in Coppa del Mondo, il quinto sulla pista gardenese (3 discese e 2 Super G). Al secondo posto (staccato di 35 centesimi) un inossidabile, incredibile Johan Clarey, il francese vice campione olimpico a Pechino che, alla soglia dei 42 anni, stava già pregustando il primo brindisi in Coppa del Mondo. Per l’Italia, dopo anni di inutili tentativi, la soddisfazione del terzo gradino del podio grazie a Mattia Casse, il piemontese (bergamasco d’adozione per aver sposato Sara, presente in parterre) uscito dal cancelletto con il numero 27. Dopo una carriera in attesa, da talento incompiuto – nonostante un brillante percorso giovanile - già in prova il 32 enne  aveva dimostrato di poter dire la sua: agevolato da una maggiore luminosità e da una pista compatta, Casse ha disegnato una prova maiuscola, migliorando il settimo piazzamento dello scorso anno.

“Dedico il podio di miei genitori (papà Alessandro, due volte campione del mondo e primatista mondiale nel chilometro lanciato, è scomparso un anno fa, ndr) - recita Casse - lo volevo per loro. Ero determinatissimo ma, al tempo stesso, mi ero pure ripromesso di non esagerare: ho alzato un pochino il piede ed è andata bene. Ora continuiamo ad allenarci a testa bassa, ci sono ancora tanti impegni, la stagione è lunga. Oggi gli sci sono stati buoni e sto prendendo sempre maggiore confidenza dopo l’infortunio di inizio stagione. Il passato? Ormai è…passato.”

Casse ha pure contribuito a salvare parzialmente il magro bilancio dell’ Italjet: male soprattutto Paris (42esimo a 2’22” dal vincitore…), cupo in volto e refrattario ai doveri della zona mista. “La mia gara?  - ha sibilato a stento l’atleta della Val d’Ultimo - male, troppi errori, una m…a”. Prossimo appuntamento a Bormio: riuscirà il buon Dominik a dare qualche segnale di vita? Gli altri ? Un pianto: 36esimo Innerhofer, 40esimo Marsaglia, 46esimo Bosca, 50esimo Schieder, 55esimo Molteni, 57esimo Simoni. Insomma, l’ennesima conferma della sofferenza del settore maschile. Il Circo Bianco si sposta ora in Val Badia: domani e lunedi,  sulla Gran Risa, sono infatti in programma due Giganti. L’Italia, in mancanza d’altro, resta aggrappata a De Aliprandini.

Roberto Zanitti

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