Esonero inaspettato ed insolito per il periodo in cui è avvenuto quello di Francesco Mucci che dunque non è più il tecnico della formazione Juniores dello Zaule Rabuiese che milita nel girone B del campionato regionale. Il tecnico non si aspettava questa decisione e spiega le motivazioni di un rapporto che non è stato duraturo: “È stata una scelta della società che mi è stata comunicata il giorno prima della cena sociale. Avevo segnalato diverse problematiche nel corso del girone d’andata e purtroppo sono state recepite senza trovare soluzioni. Senza stare a colpevolizzare nessuno purtroppo la situazione era questa ed i risultati di conseguenza stentavano ad arrivare. Ci sono state prestazioni discrete che non hanno portato risultati. Subito dopo la partita di Tolmezzo ho fatto presente ai ragazzi che secondo me si doveva lavorare sul limitare le amnesie dei singoli o del collettivo che ci portavano a prendere gol nei minuti di recupero e questo dunque ci precludeva a provare una rimonta nei secondi temi. Lasciando perdere gli errori dei singoli o arbitrali, abbiamo preso spesso gol nei minuti finali. C’è da dire che eravamo piuttosto rimaneggiati con tante assenze. Io non sono abituato ad abbandonare la nave per i risultati negativi, pur avendo fatto subito presente che la rosa era troppo risicata. Uno dei ragazzi si è dovuto operare, poi ci sono stati altri infortuni che hanno ristretto ulteriormente la rosa e poi per diverse motivazioni non c’era la possibilità di avere elementi in aggiunta dalla prima squadra o dagli Allievi. Spesso avevamo bisogno di ragazzi in un determinato ruolo ma chi arrivava ne ricopriva un altro e spesso non giocava neanche negli Allievi, quindi mi era poco utile, oppure è normale avere problemi se dalla prima squadra scende qualche giocatore che si atteggia con presunzione e dà un apporto limitato alla squadra. Questo va messo nel “calderone” di problematiche riscontrate”.

DECISIONE – “Nel calcio quando le cose vanno bene si coprono i problemi, mentre quando non vanno per il verso giusto è difficile mantenere tutti sulla stessa rotta. I ragazzi non sono abituati, anche nelle prime squadre, a prendersi le proprie responsabilità e cercano capri espiatori che in questo caso sono stato io. La decisione mi ha colto un po’ di sorpresa, la scelta non è stata mia anche perché avevo chiesto un po’ di giorni prima rassicurazioni visto che qualche voce mi era arrivata. Nella pausa avrei voluto sistemare qualche problema, mi è stata tolta questa possibilità o quella di accasarmi altrove perché gli svincoli si potevano effettuare entro il 30 novembre. La cosa mi ha dato fastidio perché ad inizio anno ho dato la mia parola di aiutarli, dando una risposta in breve tempo perché loro erano in difficoltà, precludendomi altre opportunità. Alcuni giorni dopo senza nessun tipo di contratto firmato ho rifiutato offerte da prime squadre perché avevo dato la mia parola. Purtroppo ci faccio poco con la mia serietà perché si bada solo ai propri interessi. Con piccoli accorgimenti avremmo potuto risollevare la situazione ma non è stato possibile”.

GIRONE – “Guardando i risultati e da quello che ho potuto sentire, penso che ci siano diverse squadre sullo stesso livello. Può cambiare la compattezza difensiva o la capacità realizzativa ed in questi possiamo trovare Ronchi, Ufi, Zaule, Aquileia e Fiumicello o anche Forum Julii. Ho visto un Ol3 molto aggressivo e reattivo, un Trieste Calcio che ha ottime individualità davanti, con giocatori rapidi che puntano la difesa e sanno metterla in difficoltà. Ho visto un buon gioco di squadra nel San Luigi, riescono a nascondere la palla per larghi tratti della gara. Con il Tolmezzo ce la siamo giocata alla pari, ma c’è Carew, un ragazzo  molto valido che ha fatto la differenza. Belle giocate tecniche ed individualità importanti per loro. La classifica rispecchia quanto visto sul campo e le realità più competitive del girone se la giocheranno fino in fondo”.

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