Il girone d’andata è ormai andato via come, tra poche ore, andrà via anche questo 2022 che può essere considerato positivo per il Torre, che ha chiuso la prima metà di stagione a quota venti punti nel campionato di Promozione A, togliendosi un paio di belle soddisfazioni come quelle contro la Sacilese o il Rive Flaibano. Il capitano Alberto Bernardotto tira le somme e prepara i buoni propositi per il 2023: “Questo girone d’andata è stato un po’ al di sotto delle nostre aspettative, perché abbiamo avuto un po’ di alti e bassi. C’è stato un ricambio generazionale per l’addio di due delle nostre colonne che sono Giordani e Peressin. Abbiamo ricreato il gruppo, chiudendo a 20 punti. Siamo contenti ma vista la squadra e la giovane età potremmo dare qualcosa di più, tutto sommato possiamo dire che siamo andati sulla sufficienza. Abbiamo fatto risultato con la Sacilese, vincendo 3-2, abbiamo pareggiato con il Rive Flaibano per 3-3, ma abbiamo perso qualche punto contro le squadre di metà classifica come noi”.

GIRONE – “Quest’anno c’è il Tolmezzo, il Casarsa e la Sacilese che non hanno da invidiare nulla a nessuno. Vanno forte e qualitativamente hanno un gruppo importante. Noi cerchiamo di giocare a visto aperto, dando tutto e racimolando qualche punto contro le grandi per fare un campionato degno del Torre. Sono in prima squadra da un po’ di anni e devo dire che questo è un girone che lascia giocare le squadre, escono fuori partite molto belle, disputate a viso aperto soprattutto a livello tecnico che è molto alto. Si riescono a vedere ancora certe giocate che valgono il prezzo del biglietto. Secondo me dopo questo girone d’andata posso dire che il Casarsa sa il fatto suo. Hanno una rosa molto compatta che si conosce bene, quasi a memoria, un allenatore nuovo che è di grande livello e giocano molto bene”.

AMBIENTE – “Sono qui ormai da dieci anni, ho passato un po’ di anni con tanti grandi giocatori ed ora sono in prima linea insieme a mister Giordano ed al vice capitano Nicola Bucciol con il quale condivido la fascia. Per me il Torre è sempre stata la seconda famiglia e lo sarà per sempre anche quando smetterò. Dentro questa società si sentono emozioni che vanno oltre il calcio e sono molto fiero di farne parte”.

RUOLO – “Sono partito da mezzala ed ora mi sono spostato davanti alla difesa, cambiando un po’ la posizione ma restando sempre sulla mediana”.

FUTURO – “Chiedo al nuovo anno un po’ più di costanza, a partire da me e dal resto della squadra perché la società è sana, ci dà tutto e noi per rispetto dobbiamo ripagarla dando il 100% in campo”.

GIOVANI DI PROSPETTIVA – “Abbiamo dei giovani molto promettenti che sono venuti su come abbiamo fatto noi qualche anno fa. Sono di buone speranze e speriamo che abbiano un futuro roseo anche in categorie superiori. Posso nominare Pivetta, Alessio Brun, i nuovi come Valeri che ha 16 anni ed è molto bravo e si mette a disposizione della squadra”.

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