Protagonista tutto da scoprire il portierone Simone Moro, che in una stagione ha già cambiato tre regioni e prossimamente farà un viaggio ben più impegnativo, in cui cambierà continente. Il classe 2002 è partito dal Cjarlins Muzane in cerca di minutaggio che ha trovato dapprima al Tolentino dove ha giocato in tutte le dieci gare finchè è stato lì, per poi trasferirsi in Sardegna al Costa Orientale Sarda di Sarrabus Ogliastra. I cambiamenti non sono finiti qui, infatti per lui il futuro riserva una nuova avventura negli States: “Ho fatto i primi tre anni a Latisana nella mia città e poi mi sono spostato a Carlino facendo il fuoriquota in Serie D. Sono contento del mio trascorso lì, del percorso fatto e delle prestazioni. Mi sono trovato benissimo con la squadra e con i mister De Agostini con Moras in seconda, Bertino e ancora Moras”.

SARDEGNA – “Avevo voglia di spostarmi da casa e volevo fare una nuova esperienza fuori regione. Purtroppo o per fortuna perché non trovato spazio a Carlino per regole di fuoriquota. Ad inizio stagione mi ha chiamato il Tolentino in Serie D girone F in cui ho collezionato dieci presenze su dieci e dalle Marche a dicembre sono stato chiamato dalla Costa Orientale Sarda, che milita in Serie D girone G. Mi sto trovando abbastanza bene, anche se sembra di essere in un mondo diverso rispetto al Friuli-Venezia Giulia o dalle Marche. Le trasferte sono abbastanza impegnative da fare, perché andiamo a giocare fuori dalla Sardegna, partendo da Cagliari con l’aereo il sabato ed atterriamo a Roma, poi da lì prendiamo il pullman per il ritiro in hotel da dove ci muoviamo per le varie località di Lazio o Campania. Ambiente bello, ci sono tifoserie calde ed una grande atmosfera. Provare esperienze nuove fuori dalla propria regione fa capire com’è visto il calcio al di fuori. Devo dire che al Cjarlins Muzane c’era un’organizzazione superiore rispetto alle altre squadre in cui sono stato ed il livello era superiore calcisticamente e dirigenzialmente”.

CLASSIFICA – “Siamo undicesimi, sopra la zona playout ma dobbiamo continuare così per restare sereni e centrare l’obiettivo, con un campionato dignitoso. Vorremmo arrivare tra le prime otto”.

FUTURO – “Duro perché le regole dei fuoriquota portano spesso a far giocare i più giovani in porta. Tra l’altro sentivo che il prossimo anno toglieranno l’anno 2002 ed abbiamo sempre meno possibilità. Queste regole bruciano i giovani, non li valorizzano, per cui andrò a giocare in America, è una decisione che ho preso da poco. Lì è diverso, si gioca con il college dove si studia e si gioca a calcio. Ho una borsa di studio pagata e farò questa nuova esperienza. Sono felice di partire, secondo me è un’esperienza molto formativa ed importante per il mio futuro”.

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