TRIESTINA - Paganini: come una finale. Mbakogu: siamo forti
Domani alle 14.30 c’è la Juventus. I rossoalabardati non avranno a disposizione Malomo per un problema ad un timpano e Felici per una distorsione alla caviglia. Torna, ma non è al meglio, Gori
L’andata della finale della Coppa Italia di serie C (prevista all’Allianz Stadium di Torino giovedì 2 marzo con il Vicenza quale ospite per la cronaca memonica) ha fatto sì, che Triestina-Juventus Next Gen sia calendarizzata alla fin fine per le 14.30 dell’ultimo sabato di questo mese. Allo stadio Nereo Rocco ci sarà una volta tanto un arbitro veneto; si tratta di Andrea Bordin di Bassano del Grappa. A “coprire le fasce laterali” saranno Riccardo Pintaudi di Pesaro e Fabrizio Giorgi di Legnano e la supervisione spetterà al quarto ufficiale Maicol Guiotto di Schio. Questa 29ma giornata – la decima di ritorno – sarà uno spezzatino come al solito e stavolta a chiuderla di lunedì alle 20.30 sarà il posticipo Feralpi Salò-Pordenone in diretta su elevensports e (dalle 20.10) su rai sport.
La compagine di stanza nell’impianto dedicato al Paròn non avrà il difensore Alessandro Malomo (rottura della membrana del timpano di un orecchio) e l’esterno d’attacco Mattia Felici (ancora ai box per la distorsione a una caviglia). A disposizione ma non al meglio il centrocampista Gori.
In casa giuliana il duttile Luca Paganini ha avuto di affermare: “C’è stato un cambio di passo che è un mix di varie componenti. I nuovi hanno dato una mano, il lavoro del mister è importante e il gruppo lo segue. Guardo al futuro con positività, serviva questa miscela di fattori per ricreare entusiasmo. Prima di questo periodo si era innestato un circolo vizioso e ci siamo abituati a perdere, eravamo deboli e fragili. Non è necessariamente colpa di chi c’era prima, ma in certi casi serve un cambiamento drastico. La gara di sabato è come una finale. Per noi vincere davanti al nostro pubblico è ancora più importante per avere quel pizzico di autostima in più”.
E l’attaccante Jeremy Mbakogu: “Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, anche se la classifica è quella che è e ti mette un po’ di pressione e timore, come abbiamo visto a Padova. Ma con il lavoro quotidiano stiamo crescendo e i risultati arriveranno”.
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