MARANESE – SANT’ANDREA SAN VITO 4-1
Gol: 32’ Nin (rig.), 51’ Battistella, 54’ Pez, 62’ Guanin (rig.), 91’ Popesso

MARANESE: Ciroi, Redjepi (57’ Spaccaterra), Fredrik, Della Ricca, Zanet, Peresson, Pavan, Pez (90’ Masai), Sant (75’ Popesso), Nin (88’ Cesarin), Battistella (59’ Banini). All. Favero

SANT’ANDREA SAN VITO: Baldassi, Carocci, Fino (57’ Matutinovic), Toffoli (75’ Reder), De Lindegg, Ciroi, Guanin, Zaro, Bovino (80’ Favone), Lorenzet (63’ Signore), Torelli (57’ Romano). All. Busetti

ARBITRO: Elvis Poletto sez.Pordenone. Assistenti: Alessandro Genova sez.Udine e Emanuele Nigris sez.Udine

NOTE - Ammoniti Pavan, Pez, Bovino. Angoli 4-2. Recupero: 0’ e 6’.

MARANO. La Maranese cala il poker nell’anticipo del girone B di Promozione e affonda un Sant’Andrea in difficoltà che resta fermo a quota 29 nella zona calda della classifica. La vittoria di domenica contro il Ronchi sembrava aver dato nuova linfa agli uomini di mister Busetti che oggi hanno dovuto invece sottostare al predominio dei lagunari, protagonisti di una gara a lunghi tratti a senso unico e bravi ad impostare dall’inizio alla fine un gioco propositivo, come richiesto da mister Favero.

Pomeriggio primaverile al Fattorutto di Marano Lagunare. Padroni di casa in maglia rossa con inserti bianchi e pantaloncini neri, ospiti nella classica divisa biancoblù. La Maranese parte con il piede sull’acceleratore e schiaccia i triestini nella loro metà campo. Il Sant’Andrea gioca di ripartenze e fuorigioco, ma sono troppi gli errori nei passaggi e i raddoppi di marcatura degli avversari si fanno sentire. Una punizione di Ciroi e un tiro da fuori di Fino sono le uniche occasioni che si creano i biancoblù nel primo tempo, unitamente ad un colpo di testa di Torelli terminato sul palo sullo scadere dei primi 45 minuti. Per il resto è solo Maranese. Ci prova subito Sant: tiro forte, ma centrale, comodamente parato da Baldassi. Poi è la volta di Pavan - autore di un’ottima prestazione quest’oggi - che colpisce di testa mandandola di poco a lato.
Al 23’ calcio di punizione di Nin dal limite dell’out di sinistra con Della Ricca sul primo palo a sfiorare la sfera che termina in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Nin viene atterrato in area, la Maranese chiede il calcio di rigore, ma il direttore di gara, a pochi passi, è di diverso avviso. Nel frattempo Busetti inverte gli uomini sulle fasce: Guanin passa sulla destra al posto di Bovino, ma Pavan da un lato e Fredrik dall’altro oggi paiono incontenibili.
Quando le lancette segnano il minuto 32 Lorenzet colpisce la palla con la mano in area. Questa volta è calcio di rigore. Nin dagli undici metri: palla che prima colpisce il palo e poi s’insacca in rete. Si chiude così il primo tempo con i locali meritatamente in vantaggio per 1-0.

Scoppiettante inizio di ripresa. Dopo soli sei minuti la Maranese raddoppia: Battistella supera Baldassi con un pallonetto e gonfia la rete. Tre minuti più tardi l’autore del 2-0 si guadagna un calcio di punizione al limite sinistro dell’area di rigore. Batte Pavan ed è bravo il portiere ad allungarsi e a spingere la sfera in calcio d’angolo.
Sugli sviluppi del corner Pez salta più in alto di tutti e sigla il 3-0 per i suoi.

Inizia la girandola di sostituzioni. Tra gli ospiti il più intraprendente continua ad essere Guanin che al 62’ si guadagna un calcio di rigore per atterramento in area da parte di Pez, ammonito nell’occasione. È lo stesso numero 7 biancoblù a battere. Ciroi para, ma sulla ribattuta Guanin si fionda sul pallone e segna il gol della bandiera ospite.
Nel primo dei 6' di recupero c’è tempo ancora per un gol. Bella ed insistita l’azione della Maranese che parte da un cross di Zanet raccolto da Banini che si fa respingere il tiro, la sfera termina sui piedi di Cesarin che la stampa sulla traversa; sul pallone si fionda Popesso che mette il sigillo per il definitivo 4-1 con cui si conclude la gara.

Terminiamo con una curiosità: risultato e marcatori sono esattamente gli stessi all’andata, con la sola eccezione della rete di Popesso (all’andata a segnare il quarto gol fu Banini).

Meri Gattel

© RIPRODUZIONE RISERVATA