La vittoria contro l'Este con il risultato di 1-0 ha permesso al Montebelluna di potersi giocare nell'ultima gara del girone C di Serie D l'obiettivo stagionale che è quello della salvezza. I tre punti potrebbero non bastare nella sfida di domenica prossima contro le Dolomiti Bellunesi, ma crederci è un obbligo, come ci spiega il difensore Nicolò Samotti, nato a Trieste ma ormai "adottato" dalla città di Gorizia, con un passato calcistico importante a Pordenone e nella Primavera della Sampdoria. Il centrale è concentrato sul prossimo impegno che potrebbe portare ad un'insperata gioia: "Sono triestino ma abito ormai a Gorizia da 13 anni, forse anche di più. Qui a Montebelluna mi trovo molto bene, anche se siamo in un periodo abbastanza critico della stagione perchè ci giocheremo tutto all'ultima giornata contro le Dolomiti Bellunesi. Questi ultimi tre risultati positivi ci hanno portato a giocarci la salvezza all'ultimo e speriamo di riuscirci perchè i tre punti potrebbero non bastare domenica. Sappiamo che ci sono Portogruaro e Villafranca che potrebbero farci retrocedere vincendo, ma siamo riusciti nonostante tutte le difficoltà dell'anno ad arrivare all'ultima giornata con la possibilità di restare in D. Le nostre capacità ed un po' di fortuna potrebbero farci raggiungere l'obiettivo".

VITTORIA - "Era una partita che sapevamo di non poter sbagliare. Ha segnato Nicola Fasan, uno dei giocatori più talentuosi della categoria e può puntare in alto. Ha messo in mostra tutte le sue qualità con un grandissimo gol. È il tipo di giocatore che fa la differenza in questi momenti della stagione".

PRIMAVERA - "Ero alla Sampdoria, poi con l'Arzignano ho fatto l'addestramento tecnico e sono stato girato al Montebelluna".

FRIULI - "Mi piacerebbe molto tornare, ho giocato due anni a Pordenone con un anno di Primavera e sei mesi in prima squadra con quattro convocazioni in Serie B e mi sono trovato benissimo, sono cresciuto tanto dal punto di vista calcistico. Nel calcio non si sa mai cosa può succedere e mi piacerebbe tornarci".

CJARLINS & TORVISCOSA - "Il Cjarlins Muzane è organizzato, con un presidente che sa quello che vuole ovvero portare la società ad alti livelli. Il Torviscosa è una neo promossa con giocatori molto interessanti, hanno avuto un campionato altalenante ma secondo me ha le carte in regola per salvarsi, anche se molto dipenderà dalla squadra che andranno ad affrontare. In queste partite conta molto l'esperienza della rosa, il saper approcciare bene alla gara e loro hanno Felipe, nessuno più di lui può aiutare i suoi compagni, ma anche Grudina, Ciriello che anche se è al primo anno di Serie D è importante ed ha anni importanti alle spalle".

FUTURO - "Finito il campionato parlerò con l'Arzignano e vedremo cosa sarà meglio fare per entrambi".

LEGNAGO - "Sono retrocessi l'anno scorso dalla Serie C ed ha fatto valere per tutto il corso del campionato la sua esperienza. Hanno avuto momenti difficili perchè sembrava che nessuno volesse vincere questo campionato ma alla fine ha dimostrato di avere esperienza e di riuscire a portare a casa un risultato di vitale importanza".

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