Sabato scorso è scattata la festa della Virtus Roveredo, che ha agguantato la salvezza nel girone A di Prima categoria tramite il playout contro il Lestizza. Racconta con gioia il grande traguardo il presidente Emanuele Cusin: “Quest’anno siamo partiti con difficoltà, con una rosa fragile e giovane, ma nel girone di ritorno, anche grazie ad alcuni innesti, ci siamo fatti rispettare. Abbiamo chiuso con un’età media di 21 anni, la più giovane del campionato. Non era facile far passare quelle due settimane tra la fine della stagione regolare e la gara playout, ma il mister Pessot e il ds Buonocore sono stati bravissimi a mantenere la tranquillità, ottenendo una salvezza che è davvero merito di tutti, dai giocatori a tutto lo staff tecnico e i collaboratori vari. Ovviamente, il mister è già stato confermato per l’anno prossimo”.

Il lavoro della Virtus Roveredo, tuttavia, non si limita ai “grandi”: “Il primo luglio qui non c’era niente e non era certo facile allestire una prima squadra senza tesserati. Pian piano ci siamo rimboccati le maniche e, grazie al lavoro del responsabile del settore giovanile Stefano Barbui, che ha creduto fin da subito in questo progetto, siamo arrivati a 80 bambini e ragazzi, completando quasi tutta la filiera con tanto, ovviamente, di staff tecnico. Quest’anno puntiamo ad arrivare a 120, formando così anche la Juniores che quest’anno ci mancava”.