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Edizione provinciale di Udine


SAN DANIELE - Barnaba, missione compiuta. Le strade si dividono

Separazione con attestati di reciproca stima tra la società e il tecnico, che ha guidato la squadra - neopromossa in Prima - a conquistare una impegnativa quanto meritata permanenza in categoria...

Il San Daniele Calcio ed il tecnico Paolo Barnaba si salutano con reciproca stima dopo un percorso che ha permesso alla società di mantenere la Prima categoria da neopromossa. La stagione è iniziata con alcune difficoltà che avevano spinto la squadra collinare al penultimo posto con 3 punti. L’arrivo di Barnaba (8^ giornata) ha portato un beneficio che si è visto al giro di boa del campionato con 16 punti e quintultimo posto, mentre il campionato si è chiuso al 10 posto con 38 punti in classifica, che ha portato la salvezza diretta, senza passare dai play out.

Come è stata la stagione?
"Ho accettato la sfida che mi è stata proposta dalla società perché immaginavo che la squadra, composta da giocatori con valori tecnici e morali importanti, potesse riuscire a raggiungere il traguardo; ho iniziato a fine ottobre chiedendo molto impegno negli allenamenti ai ragazzi poiché sono propedeuci alle partite della domenica ed alla fine abbiamo centrato l’obbiettivo stagionale. L’aiuto di tutti i componenti della squadra è stato fondamentale, anche perché ci sono stati degli infortuni e la rosa della squadra non era lunghissima quindi nel corso della stagione abbiamo fatto ricorso anche ad alcuni giocatori della squadra allievi, che si allenavano con noi".

I rapporti con la dirigenza?
"Io sono stato soddisfatto della presenza costante della società negli allenamenti, sia da parte del presidente Di Giorgio che del vicepresidente Toppazzini e dei loro collaboratori che sono sempre stati di supporto ai ragazzi anche nei momenti di appannamento; inoltre avevo sempre presente, dall’inizio della seduta fino al termine, il nostro dirigente Christian che è stato molto collaborativo ed utile alla gestione".

- E con i giocatori?
"La gestione della rosa, da parte mia e dell’allenatore dei portieri Nobile, è stata fondamentale perché soltanto con la collaborazione di tutti si possono ottenere gli obiettivi prefissati dalla società. Eravamo un gruppo composto da giocatori eterogenei tecnicamente ma univoci moralmente e grazie a queste due caratteristiche sono riuscito a portare la squadra ad esprimersi al meglio nel girone di ritorno (22 punti) e questo è un segnale che mi conforta perché il lavoro fatto è stato notevole e impegnativo. Siamo cresciuti di squadra sia con mentalità che con carattere e si è visto nell’ultima partita di campionato giocata fuori casa contro la Tarcentina (vinta 4-1) che ci ha portato alla salvezza diretta".

- Per il futuro?
"In questo momento mi sto riposando, visto che è stata un’annata molto gravosa anche per me. Attualmente non ho avuto contatti importanti per la prossima stagione e rimango alla finestra per eventuali proposte da parte di altre società".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 24/05/2023
 

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