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Edizione provinciale di Udine


L'EPISODIO - Arbitro sventola la bandiera dell'Aurora: polemiche

Un video ha immortalato il direttore di gara, Matteo Cerqua, mentre corre con il vessillo della squadra di Remanzacco, che aveva appena battuto il Trivignano guadagnandosi il passaggio in Promozione. Il presidente De Rosa: “Sono ragazzi anche loro, gesto un po’ ingenuo, una goliardata”. Il numero uno bianconero Menarbin: “Una mancanza di rispetto verso i miei giocatori e dirigenti”

Sta facendo discutere quanto accaduto al termine della finale play-off di Prima categoria tra Aurora Remanzacco e Trivignano, quando l’arbitro che ha diretto la sfida, il signor Matteo Cerqua della sezione di Trieste, è stato immortalato mentre corre intorno al campo sventolando la bandiera della squadra di casa, che nel match del pomeriggio si era imposta per 1-0 ottenendo così il salto in Promozione. Sul momento il fatto è passato inosservato, ma a scatenare la polemica è stata la condivisione del filmato sui social network, poi finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura federale. Una bravata commessa forse senza pensare alle conseguenze, da un ragazzo che, come tutti gli altri presenti a Remanzacco, stava festeggiando la fine della stagione, ma che in virtù del suo ruolo potrebbe costargli caro. Cerqua è infatti tra i fischietti più promettenti della nostra regione, prossimo al passaggio in Serie D. Su quanto accaduto è intervenuto il presidente dell’Aurora, Simone De Rosa: “Sono ragazzi anche loro, è giusto che si divertano. Dall’altro lato, hanno una divisa addosso e non possono permettersi certi atteggiamenti. Sinceramente non so che dire, eravamo insieme ai ragazzi del Trivignano a fare festa e nessuno ha detto niente. Oggi invece spuntano i video. Tendiamo sempre a puntare il dito contro qualcuno. Ero insieme al presidente del Trivignano a bere una birra, ho visto passare la bandiera ma non ho visto chi la portava perché c’erano dei bambini, tra cui mia figlia. So solo che qua ogni domenica deve succedere qualcosa. L’arbitro in campo ha fatto bene, a dire il vero addirittura c’era un gol per noi che non ha convalidato. Gli avversari reclamano un rigore, ma a mio avviso era una palla di rimbalzo finita contro il braccio, che non era alto. Onestamente è stata una bella partita e rovinarla per questi episodi mi lascia un po’ amareggiato. Certo, è stato un po’ ingenuo a fare un gesto del genere con la divisa da arbitro, tra l’altro con la nostra bandiera”.

Come detto, Cerqua è tra gli arbitri più in vista in ambito regionale: “A maggior ragione, è stata la goliardata del momento, c’erano lì i bambini con la bandiera e si è messo a correre con loro – ha proseguito il presidente De Rosa – Non ha fatto niente di male. Se dovessi decidere una punizione non saprei davvero cosa fare. Sono ragazzi anche loro. Poi ci fosse stata qualche reazione sul momento, l’avremmo sicuramente risolta lì. Si vede che qualcuno ha postato il video oggi ed è nata la polemica, ma con queste cose qua non andiamo avanti”.

Decisamente contrariato da quanto accaduto il presidente del Trivignano, Matteo Menarbin: “Quello che si è visto è davanti agli occhi di tutti, non sta a me giudicare l’accaduto, per farlo ci sono gli organi preposti. Dico che è una brutta parentesi, che sia vista come atto goliardico o di euforia rimane comunque un brutto episodio. Ora attendiamo le decisioni della Procura federale. Vedo quanto accaduto come una mancanza di rispetto nei confronti dei miei giocatori e dei miei dirigenti. Il Trivignano, da parte sua, si aspetta delle scuse ufficiali da parte della classe arbitrale, in particolare dal responsabile e dall’arbitro che ha commesso il fatto. Che poi la cosa sia goliardica non sta a me giudicarlo, però sicuramente non è stato un atto bello da vedere”.

Il tecnico del Trivignano, Ermano Sinigaglia, ha invece glissato sull’argomento, come richiesto dalla società bianconera, e ha preferito invece parlare di quanto accaduto in campo: “Abbiamo sprecato alcune occasioni, tra cui una dopo pochi minuti con Turchetti, neutralizzata da una bella parata del portiere. Ci è mancato l’ultimo guizzo e ci è mancata un po’ di cattiveria. Abbiamo giocato una partita contro una squadra ostica, con un buon reparto difensivo e quadrata anche a centrocampo e in attacco. Il gol l’abbiamo subito quando abbiamo cambiato modo di giocare e ci siamo sbilanciati”.

Mister Sinigaglia è soddisfatto della stagione dei suoi, ma resta comunque un po’ di rammarico per com’è andato a finire lo spareggio, in particolare per le occasioni sprecate e per un penalty non concesso: “C’era un rigore netto a nostro favore per un fallo di mano, anche la loro panchina si aspettava un fischio. Solo l’arbitro e l’assistente non lo hanno visto”.

 

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  Scritto da La Redazione il 29/05/2023
 

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