FIGC LND - Canciani e la mancata festa dei calendari: non è il momento
Il presidente della Federcalcio regionale interviene su Radio Gioconda e risponde a chi ha criticato la scelta di non organizzare i festeggiamenti in occasione della presentazione della nuova stagione: “La riforma dello sport incombe sulla nostra testa. Ora è importante capire cosa accadrà”

Sono stati presentati i calendari della stagione 2023/2024 dei campionati dilettanti del Friuli Venezia Giulia. Un’occasione che di solito viene celebrata con una festa insieme a tutte le società. Ma non quest’anno. Il clima, infatti, non è dei migliori per via dell’entrata in vigore della riforma dello sport e dell’attesa del decreto correttivo. Per questo motivo, secondo il presidente della FIGC regionale, Ermes Canciani, la tradizionale festa sarebbe stata fuori luogo: “Abbiamo allegato ai calendari a nome del consiglio direttivo dove spieghiamo il motivo di questa scelta”, ha dichiarato il numero uno della Federcalcio regionale in risposta alle lamentele giunte in proposito. “La presentazione dei calendari – ha proseguito – è di solito motivo di grande festa, quando le società cominciano le loro attività. Quest’anno non credo fosse giusto organizzarla perché la riforma dello sport incombe sulla nostra testa come un macigno e quindi crediamo che prima sia bene capire quale sarà il nostro iter futuro, poi eventualmente faremo una festa con tutte le società. Ora è importante capire cosa accadrà con questo decreto correttivo, quando uscirà, e poi adeguarci alle normative che ci verranno proposte”.
In ogni caso, la stagione è ormai cominciata con il primo turno di Coppa e il presidente rivolge il suo augurio a tutte le società iscritte, ricordando ancora una volta l’importanza dei valori dello sport, su tutti il rispetto, che mai deve mancare sui nostri campi: “Sarà una stagione complessa e difficile non solo per la già citata riforma dello sport, ma anche perché quest’anno parte la riforma dei campionati. Noi ovviamente l’avevamo prevista prima dell’entrata in vigore della nuova normativa. Ci saranno grande competitività e grande spirito agonistico. Noi ci auguriamo che ci sia sempre questo spirito, coniugato però con il rispetto degli avversari e degli arbitri, in particolare nei settori giovanili, dove i direttori di gara hanno l’età dei nostri figli e non è civile insultare questi ragazzi. Bisogna quindi mantenere una condotta che porti al vero divertimento”.
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