PROMO A - Gubiani: troppi anticipi a pochi km di distanza
Le considerazioni del diesse della Gemonese su anticipi, condizioni della squadra e il “caso Carlino”

Un sabato ricco di calcio quello dopo lo stop forzato a causa del maltempo: ben 24 le sfide dall’Eccellenza alla Seconda categoria. Un tempo gli anticipi venivano giocati per evidenziare gli scontri più importanti e permettere a più persone di assistere alle partite, ora gli incontri sono talmente concentrati anche nel raggio di pochi chilometri che si toglie quasi visibilità alle partite più attese. Ce ne parla Max Gubiani, direttore sportivo della Gemonese:
ANTICIPI - «Ci sono orari stabiliti dalla Federazione, ovvero le 14:30 come partenza. Poi è chiaro, c’è chi riesce a vedere due partite nello stesso giorno, ma a parer mio se una squadra gioca alle 14:30 chi si trova a cinque chilometri di distanza dovrebbe giocare alle 18. Difficile comunque riuscire a mettere d’accordo tutti anche se credo ci vorrebbe dialogo tra le società limitrofe per trovare un accordo, anche se di categorie diverse».
PROSSIMO TURNO - «La Gemonese incontrerà il Fontanafredda nella prossima giornata di Promozione, una partita che storicamente si giocava in altre categorie come l’Eccellenza. L’anno scorso le due squadre avevano avuto qualche difficoltà ma quest’anno ci sono stati dei cambiamenti da parte di entrambe le società. La Gemonese ha recuperato le forze durante la pausa e presenta una rosa, nonostante qualche infortunio anche extra-calcistico, compatta e completa. Sarà solo il campo a parlare e farci raccogliere i frutti del lavoro svolto in allenamento e durante la preparazione pre campionato».
CASO CARLINO - «Per l’occasione erano accorse più di mille persone, quasi duemila, e i posti auto non erano sufficienti; due agenti della polizia locale hanno multato le auto fuori dai parcheggi nonostante le ripetute richieste da parte del presidente Zanutta di chiudere un occhio durante l’orario della partita. Riguardo a ciò che è successo in occasione di Cjiarlins Muzane-Portogruaro mi sento di dire che al giorno d’oggi è difficile avere mille spettatori durante un incontro di serie D e ritengo che non sia stata fatta una cosa giusta nei confronti di chi come il presidente Zanutta fa conoscere Carlino in tutto il Friuli e Veneto».
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