PRIMOREC - Kralj: è dura ma facciamo il possibile
Il presidente dei carsolini tira la linea sul difficile inizio di stagione dei suoi nell’anno della rifondazione. E sul girone: “Livello davvero basso”
Una prima parte di campionato complicata per il Primorec, penultimo nel girone F di Seconda Categoria nell’anno della rifondazione dopo i recenti fasti in Eccellenza e Promozione.
A parlarne, il presidente Darko Kralj: “Venivamo da alcuni bei campionati in categorie superiori, ma siccome non c’erano più le risorse economiche abbiamo scelto di ripartire dalla Seconda svincolando tutti i giocatori. Siamo rimasti solo io e i dirigenti, la squadra è stata completamente rifatta con tanti giovani, alcuni fermi da anni, per cui va un po’ insegnato tutto da capo. Questo è l’anno zero, in futuro puntiamo a fare meglio, sempre nei limiti delle nostre possibilità, e se finiremo in Terza lo accetteremo e ripartiremo”.
Dall’alto della sua pluridecennale esperienza nel mondo del calcio, Kralj commenta così il campionato: “Il valore del girone è basso, perché non si trovano giocatori e quelli di livello chiedono soldi che le società non hanno. Noi facciamo calcio sociale, siamo una Asd e perciò non esistono soldi, non vogliamo pagare più nessuno perché diventa insostenibile”.
Il presidente del sodalizio carsolino commenta anche la riforma dei tornei: “Ormai è fatta, ma è qualcosa di stranissimo e di assurdo, che sta creando problemi a tutti”.
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