CHIONS - Papa: "Il morale è molto alto, ma non dobbiamo rilassarci"
Superato l’infortunio al menisco, l’esperto centrocampista è tornato a imprimere la sua leadership nel centrocampo gialloblu: “Siamo in corsa per trasformare una stagione normale in qualcosa di bellissimo”

Doveva vincere e lo ha fatto ancora il Chions di mister Andrea Barbieri che domenica si è aggiudicato il 13° punto di un 2024 cominciato con notevole entusiasmo e determinazione. La forza della squadra parte dall’unione di un gruppo che con la metà di gennaio ha ritrovato anche Salvatore Papa, il suo leader di centrocampo. L’esperto metronomo cosentino si è lasciato alle spalle l’infortunio al ginocchio che nel mese di novembre lo aveva costretto a un intervento chirurgico, mirato a curare una lesione al menisco:
“È stata un’esperienza nuova per me, perché è la prima volta che subisco un’operazione durante la stagione sportiva. L’esito della risonanza mi aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, escludendo lesioni più gravi, e io ho sempre guardato il bicchiere mezzo pieno, affrontando questo periodo con grande positività. Fortunatamente ora sto bene, anche se il recupero si è rivelato piuttosto lungo: dopo l’intervento si sono presentati altri problemi, tra cui una forte influenza, e questo ha allungato i tempi. Ho svolto l’intero ciclo riabilitativo affidandomi al fisioterapista e al preparatore atletico del Chions, due professionisti molto bravi che mi hanno permesso di tornare in campo nella gara contro il Portogruaro. Domenica scorsa invece ho disputato tutti i 90 minuti e adesso la cosa più importante è finire bene la stagione, senza altri intoppi personali e ottenendo bei risultati di squadra”.
Il Chions ha superato con esito positivo il primo crocevia salvezza del girone di ritorno, sconfiggendo in trasferta la Virtus Bolzano per 0-3. Un successo rotondo, ma non scontato, in quanto maturato negli ultimi 10 minuti della sfida:
“Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, perché per la Virtus rappresentava quasi un’ultima spiaggia per la salvezza. Soprattutto nel primo tempo abbiamo sofferto la loro aggressività, ma alla lunga, quando gli avversari hanno calato l’intensità, sono usciti i nostri valori tecnici e siamo stati bravi a sfruttare le occasioni capitateci”.
Lo step successivo si chiama Mori Santo Stefano, penultima squadra del girone, e scontro decisivo per allontanarsi definitivamente dalla zona bollente della graduatoria:
“Partite semplici non ce ne sono in questo campionato e abbiamo visto che il Mori Santo Stefano prende pochissimi gol. Quando perde lo fa di misura e in gare così tirate gli episodi fanno la differenza; per questo dovremo entrare in campo almeno con la stessa fame che ci metteranno loro e poi far valere le nostre qualità, che a mio avviso sono superiori. In ogni caso non possiamo prescindere dall’imprimere la voglia e la cattiveria giusta per conquistare i 3 punti. Dopo due vittorie per 3-0 il morale è molto alto, ma adesso non dobbiamo rilassarci”.
Nella sua lunga carriera da calciatore professionista Papa ha calpestato i manti erbosi dell'intera penisola, ritornando quest'anno in una regione che lo aveva accolto appena maggiorenne:
“Sono tornato in Friuli Venezia Giulia a distanza di 15 anni dal campionato giocato con la Primavera della Triestina; ero arrivato in prestito dall’Inter e successivamente sono stato acquistato dal Chievo Verona. Ora al Chions ho trovato un ambiente sano, nel quale si può lavorare bene. L’unico rammarico è aver subito l’infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo per un paio di mesi, ma sin qui l’esperienza si è rivelata molto positiva. Come squadra abbiamo ancora tanto da dimostrare e il destino è racchiuso nelle nostre mani. A mio avviso possiamo lottare per qualcosa d’importante, che può trasformare una stagione normale in qualcosa di bellissimo”.
La classifica dice che i 32 punti dei crociati valgono il 9° posto in classifica, a 6 lunghezze di vantaggio dalla zona Playout e a -4 da quella Playoff. Un obiettivo che per essere cullato necessita della maturità e della disciplina di calciatori come Papa, fondamentale anche per la maturazione dei ragazzi più giovani:
“Quando sei tra i giocatori più maturi della rosa, con molti anni di esperienza alle spalle, è normale cercare di aiutare i giovani a crescere a trasmettergli i consigli giusti, che li portino a evitare certi errori, spronandoli a migliorare e a non porsi limiti. A mio avviso nel nostro organico ci sono elementi interessanti che potrebbero ambire a categorie superiori, ma sta a loro dimostrarlo, domenica dopo domenica”.
Nel corso di questo campionato la squadra pordenonese ha goduto notevolmente dell’ispirata vena realizzativa del proprio capitano, Emanuel Valenta, autore fino a qui di 10 gol, ma nelle recenti settimane ha potuto contare anche sull’apporto offensivo di numerosi altri giocatori, che hanno ampliato le soluzioni a disposizione di mister Barbieri:
“Durante una stagione è fisiologico che un attaccante non trovi la via della rete per alcune partite, nelle quali la sfortuna lo porta a sfiorare solamente il gol. Abbiamo ottimi attaccanti come Bolgan, De Anna e Carella; proprio quest’ultimo è tornato a sbloccarsi contro la Virtus Bolzano e speriamo possa continuare a gonfiare la rete. Se vogliamo ambire a qualcosa d’importante devono essere tutti mentalmente liberi e capaci di compensare i momenti di minor prolificità dei compagni di reparto. Questa dev’essere la forza della nostra squadra: non affidarsi a un singolo, bensì a un gruppo di ragazzi che ha qualità importanti”.
Luca Ursig
Foto: Maurizio Rosson
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