CJARLINS MUZANE - Breno stregata: è retrocessione
Due traverse, un palo e un autogol costano al Cjarlins Muzane l'1-1 in Valcamonica che vuol dire declassamento in Eccellenza a meno di un ripescaggio. Il gol di Bussi e 132' di battaglia, spesso dominata dalla squadra di Princivalli, non bastano a scongiurare il verdetto più amaro

BRENO – CJARLINS MUZANE 1-1 dts
Gol: 31' Bussi, 86' Cuomo (aut.)
BRENO: Del Vecchio, Tagliani, Berna, Bassini (24’ st Maritato), Melchiori (4’ sts Baschirotto), Vita, Burato (16’ st Brancato), Pierantozzi (30’ st Cristini), Truosolo, Scanzi, Pelematti (16’ st Verzeni). A disposizione: Recladini, Arpini, Arcidiacono, Kasa. All.: Bersi.
CJARLINS MUZANE: Bonucci, Bonafede, Bassi (9’ pts Zarrillo), Castagnaviz (1’ sts Destito), Dionisi, Ciomo, Fyda, Nchama, Lucatti (1’ pts Maletic), Belcastro (9’ pt Moraschi e 35’ st Clemente), Bussi. A disposizione: Basso, Cigagna, Chiccaro, Calabrese. All.: Princivalli.
ARBITRO: Mario Picardi (Viareggio). Assistenti: Alberto Callovi (San Donà di Piave), Luca Marucci (Rossano).
NOTE - Ammoniti: Bassini, Vita, Truosolo, Bonafede, Bassi, Clemente e Moraschi. Angoli: 8-4 per il Cjarlins Muzane. Recuperi: 2', 4', 2', 4'.
Breno - Cjarlins Muzane di oggi è stata la sintesi crudele di tutta l'annata vissuta dalla formazione friulana. Che al netto di alcune prestazioni da dimenticare (i 2 derby col Chions o i match interni con Portogruaro e Dolomiti), si è quasi sempre espressa alla pari se non meglio delle rivali di turno, raccogliendo però solo briciole. E' così maturata una retrocessione che ha punito all'ennesima potenza gli errori evidentemente compiuti nell'assemblaggio della rosa e nel dipanarsi di una stagione stregata dall'inizio e dalla fine nonostante il prodigarsi ammirevole della società e dei tecnici che si sono succeduti, in particolare Thomas Randon e Nicola Princivalli. Ce l'hanno messa tutta anche molti dei calciatori che hanno indossato la casacca arancioceleste.
In Valcamonica il Cjarlins Muzane doveva vincere per salvarsi, dopo 132' di battaglia è maturato invece un 1-1 che fa felice il Breno e lascia all'opposto senza fiato il club della Bassa e i suoi tifosi.
Ancora una volta gli dei del pallone hanno voltato le spalle a Dionisi e compagni: dopo 9' si è infortunato Belcastro, l'uomo di maggior classe e inventiva a disposizione di Princivalli, in particolare sulle situazioni da palla inattiva. Al suo posto è entrato Moraschi, ex della gara. Eppure è stato il Cjarlins a rendersi pericoloso: ricordiamo una sponda di Bussi e la conclusione alta da centro area di Lucatti, il corner battuto da Castagnaviz e il colpo di testa di Nchama su cui l'estremo di casa, il bravo Del Vecchio, se l'è cavata con l'aiuto del palo. Poi, al 31', ecco il gol liberatorio, della speranza rivelatasi alla fine atroce illusione: punizione a lunga gittata di Dionisi, Fyda prolunga la sfera innescando Bussi e pallone spedito in fondo al sacco. Replica Melchiori, ma Bonucci fa buona guardia.
Il Cjarlins sfiora sempre con lo scatenato Bussi il raddoppio, Del Vecchio stavolta si oppone di piede. Le ammonizioni rimediate da Princivalli e da un gladiatorio Castagnaviz non cambiano l'inerzia del match, che nel finale del primo tempo vede però i temibili padroni di casa insidiare due volte la porta di Bonucci, che risulta provvidenziale sulla bordata di Scanzi.
Ripresa che non cambia nel motivo e Cjarlins Muzane voglioso di chiudere i conti con la punizione, dal lato corto dell’area di rigore, di Fyda alzata sopra la traversa da Del Vecchio, prima della grande occasione per il raddoppio. La ripartenza guidata da Fyda porta Moraschi alla conclusione in diagonale, deviata in angolo dal solito Del Vecchio; dalla conseguente battuta è perfetta la sponda di Nchama per Bussi il cui colpo di testa è respinto dalla traversa.
Ci prova Lucatti, autore di una partita di grande sacrificio, ma la prima conclusione è alta di poco, la seconda bloccata in due tempi da Del Vecchio, con il Breno che al 41’ perviene incredibilmente al pari: il cross di Cristini carambola sul corpo di Cuomo, con il pallone che si infila alle spalle di Bonucci.
Si va ai supplementari e anche nell’extra-time c’è solo Cjarlins Muzane in campo con il finale di primo tempo in cui la compagine friulana confeziona l’occasione per il vantaggio quando il tiro di Dionisi carambola sulla difesa del Breno con il pallone che si alza a campanile: dalle retrovie sbuca Bussi che, tutto solo davanti a Del Vecchio, manda fuori.
Spariscono i palloni dal campo (i raccattapalle di 30 anni, comunque, non li avevamo mai visti, i secondi palloni buttati in campo dalla tribuna mentre il Cjarlins Muzane attaccava nemmeno...) tanto che viene ritardato anche l’inizio del secondo tempo supplementare per la mancanza della sfera e Cjarlins Muzane che al 9’ capisce definitivamente non essere giornata: il cross di Dionisi è deviato verso la propria porta da un difensore del Breno, con palla che centra la traversa. E’ l’ultima occasione di una gara appunto stregata, che costa alla formazione ospite la retrocessione. A meno di futuri, auspicabili ripescaggi.
Foto: fonte pagina facebook Breno
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