MUGGIA 2020 - Potasso: peccato, ora lascio. Pippan: arrivati scarichi
L’analisi del tecnico e del bomber del Muggia 2020 al termine della Finale di Coppa regione persa contro il Rivignano
Dopo la vittoria del girone C di Prima categoria, il Muggia 2020 non è riuscito a realizzare una splendida doppietta stagionale, perdendo la finale di coppa Regione contro il Rivignano. Obiettivo sfumato per uno dei grandi protagonisti del giovane quadriennio di vita della squadra triestina, mister Marzio Potasso, artefice di tre promozioni in altrettante annate:
“In questa Finale abbiamo commesso tante ingenuità, cominciando dai due gol subiti a pochi minuti dal termine del primo tempo, Va detto però che fino a quel momento i nostri avversari non avevano mai tirato in porta, mentre la mia squadra era riuscita a costruire due grandi occasioni per passare in vantaggio. Purtroppo però il calcio è così. Segnare un gol a inizio secondo tempo ci avrebbe dato qualche possibilità, ma non ci siamo riusciti”.
Ragioni di un insuccesso che possono essere ricercate anche nella condizione di stand-by vissuta dai giuliani a seguito della conquista della Promozione:
"Sicuramente il Rivignano aveva più energia, mentre noi ci siamo rivelati un po' scarichi. In queste due settimane abbiamo provato a lavorare nel modo giusto, ma oggi è venuta meno la testa. Questo, tuttavia, non rovina un campionato straordinario. Peccato per la finale di oggi, ma siamo contenti lo stesso. La squalifica di Crevatin ha pesato, anche considerando il suo ottimo stato di forma, paragonabile a quello di De Luca, che è stato costretto anzitempo alla sostituzione. Sarebbe da rivedere il regolamento relativo alle ammonizioni, rimuovendo le diffide nella gara di semifinale, per rendere più bello l'ultimo atto. Ci tengo però a fare i complimenti a Rivignano che ha disputato un'ottima partita".
Un ultimo atto stagionale che racchiude anche un ulteriore, importante novità per il futuro:
"Ora lascio la panchina. Sono troppo stanco, ho accusato troppo stress e quindi mi fermo; ho già parlato di questo con la società. Secondo i calcoli fatti ho raggiunto le mille panchine e questo rappresentava un obiettivo personale che desideravo centrare. Prima o poi le cose finiscono. Continuerò a dare una mano in società, senza grossi impegni, inoltre seguirò i miei nipoti nelle loro attività sportive".
Tra i giocatori maggiormente attesi dal confronto c’era sicuramente Nicolò Pippan, centravanti del Muggia 2020, autore di 20 gol in campionato:
“Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, ma oggi le gambe e probabilmente anche la testa erano scariche. Il nostri avversari hanno fatto la loro partita e hanno meritato di vincere”.
Ci si attendeva la grande prestazione dell'attacco del Muggia, consecutivamente in gol da 20 partite, ma che in Finale ha interrotto il prestigioso filotto realizzativo:
“Il Rivignano si è dimostrato molto più fisico di noi e questo ci ha penalizzati; non siamo riusciti a fare il nostro gioco e quindi di occasioni ne abbiamo create poche. Gli errori in difesa ci sono costati cari e abbiamo perso”.
Nella gara decisiva della Coppa di categoria è venuto meno il tandem d’attacco Pippan-Crevatin, quest’ultimo assente per squalifica:
“Crevatin è un grandissimo giocatore: ha realizzato 22 gol giocando da esterno, quindi ci è mancato. Però la nostra squadra è sempre stata forte anche perché ha potuto contare su riserve e ricambi importanti. In Finale, tuttavia, non ha girato proprio niente; siamo arrivati stanchi e purtroppo le partite secche sono così. Noi abbiamo vinto il nostro campionato e la gara di oggi avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta per coronare una stagione, ma anche i primi 4 anni di vita di questa squadra. Il ciclo si conclude così e vedremo il prossimo anno come verrà affrontato il campionato Promozione”.
Ci si interroga ora su quale futuro avrà la squadra, promossa in Promozione, ma orfana del suo allenatore:
“La nostra società ha sempre voglia di vincere, e ora dovrà costruire un progetto e una squadra che consentano di salvarsi in Promozione, partendo dalla scelta di un nuovo allenatore. Cambieranno un po' di cose, ma la mentalità che ci ha contraddistinto rimarrà la stessa. Una mentalità vincente”.
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