BASKET A2 FEMM. - Turel e Rosignoli super, Delser ko
Dopo 23 vittorie consecutive, le udinesi cadono in gara uno della finale per la promozione contro l’Alpo. Decisivo l’ultimo quarto: della capitana ex Cussignacco e della guardia gia vista a Udine le spallate decisive. Alle padrone di casa non sono bastate le ottime prove di Milani, Cancelli e Gregori. Mercoledi la “rivincita” a Villafranca. Coach Riga: “Non siamo ancora morti”
DELSER – ALPO 75 -85
(Parziali: 27 - 21, 41 - 37, 61 - 60)
DELSER: Bovenzi 6, Bianchi 3, Milani 25, Cancelli 16, Katshitshi 8, Gregori 14, Bacchini 1, Shash 2. Ne: Codolo, Ceppellotti, Agostini e Casella. Coach: Riga.
ALPO: Moriconi 9, Turel 23, Parmesani 5, Frustaci 12, Nori 15, Soglia 9, Rosignoli 12. Ne: Fiorentini, Chiaretto, Mancini, Furlani e Pastore. Coach: Soave.
ARBITRI: Barbieri di Roma e Purrone di Mantova
NOTE: Liberi: Delser 10/17, Alpo 15/20. Tre punti: Delser 5/20, Alpo 8/23, Rimbalzi: Delser 31 (Cancelli 11), Alpo 46 (Frustaci 10). Assist: Delser 12 (Bovenzi 6), Alpo 6 (Moriconi 2). Cinque falli: Frustaci. Spettatori: 1500.
UDINE. La spietata legge dei play - off si abbatte sulla Delser, sconfitta per la prima volta in casa dall’avversaria (distante 10 punti al termine della regular season…) che l‘aveva schienata il 9 dicembre scorso. Intoppo dopo il quale la banda del presidente De Biase aveva inanellato 23 bersagli consecutivi. Ed è proprio a casa dell’Alpo che mercoledi prossimo le Women Apu dovranno andare a riprendersi il servizio, pena l’archiviazione del progetto chiamato A1. C’è un pubblico (mai cosi) numeroso a spingere Bacchini e compagne, ma pure la pattuglia del tifo veronese si fa sentire. E parecchio. Arriva anche il primo cittadino di Udine, il sindaco vero, quel De Toni cestista in gioventù che, però, visto l’esito del match, non porta bene.
Coach Riga shakera un quintetto piccolo (pagando qualche tassa a rimbalzo e alle fine il divario numerico spiega parecchie cose: 46 carambole contro 31…): alla “mascherata” Bovenzi, Bianchi e Milani fanno infatti compagnia le due torri Cancelli e Katshitshi. Dall’altra parte Soave si fida di sole sette “soldatesse”, ma sarà una scelta vincente. La sfida si fa gradire, la posta in palio non condiziona scelte e giocate, il ritmo è subito elevatissimo. Sia Delser che Alpo suddividono i bottini anche se Cancelli e Milani da una parte e Turel - Frustaci dall’ altra ci mettono qualche griffe in più. Il primo scattino è domestico (24 - 18) con un clamoroso impatto di Gregori, mentre sulla sponda veronese la capitana Rosignoli, udinese scuola Cussignacco, sembra scrollarsi di dosso quel peso psicologico che solitamente l’ accompagna al ritorno a casa, fornendo un eccellente contributo.
Con un siluro di Bianchi la Delser sale anche sul più nove (32 - 23), ma l’Alpo non ci sta torna e a contatto (35 - 37) grazie a Nori e Frustaci. Prima del riposo, però, Milani, la cui timidezza è inversamente proporzionale rispetto a quella manifestata fuori dal campo, lascia di nuovo il segno.
La Delser smarrisce comunque un pochino di lucidità e le ospiti sono in corsia di sorpasso. Dura poco, Gregori, Milani e Cancelli firmano il nuovo allungo (55 - 47), fino a che Rosignoli, cuore di capitana, a suon di triple riavvicina sensibilmente le due formazioni.
L’ultimo quarto è guerra di nervi e resistenza fisica: si procede punto a punto ma a 4’ dal traguardo, l’Alpo schizza a più 5 (72 - 67) auspice Soglia. La Delser è stanca, perde fluidità, trova punti quasi solo dalla lunetta; Nori sale invece di livello ma tocca all’ex Turel, con due canestri di fila, fabbricare lo strappo decisivo: 77 - 69 a 126 secondi dal termine. La serie è indirizzata: ora Udine (25 punti subiti negli ultimi 10 minuti…) deve fare il colpaccio in gara due mercoledi a Villafranca. Nonostante il passaggio a vuoto (e l’infortunio capitato a Gregori: il colpo accusato al tendine d‘ Achille non pare, comunque, cosa grave), coach Riga prova a spargere fiducia: “La squadra è stata inferiore in troppe voci, anche perché avevamo troppe ragazze in precarie condizioni fisiche. Finendo per crollare nell’ultimo quarto, dove l’Alpo ha meritato la vittoria. Ma non siamo morti: a casa loro giocheremo sino all’ultima goccia di sangue rimasta…” Tutto giusto e “istituzionale”, anche se questa Delser provata ed incerottata pare arrivata al capolinea. Felici, naturalmente, di essere smentiti. (r.z.)
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