DIANA - Rinforzi in società. E Da Pieve guida la riscossa
Il club bianceleste è all'opera per affrontare nel modo migliore una Seconda categoria che si preannuncia assai impegnativa. Mazzucato: "Malgrado la retrocessione non tutto è da buttare. Ripartiamo da ciò che di buono abbiamo e facciamo tesoro degli errori commessi"

Il Diana riparte con mister “Tita” Da Pieve … e non solo!
Accolta la disponibilità del tecnico che ha guidato la squadra negli ultimi tre mesi di campionato, il Diana è lieto di comunicare la conferma sulla panchina bianco-celeste dell’esperto allenatore pordenonese.
Lo stesso Da Pieve è voglioso di ripartire con l’intento di puntare al massimo obiettivo e per questo ha chiesto alla società di mettergli a disposizione solo “ragazzi che ci credono”, disposti ad impegnarsi e a “mettersi a servizio della squadra”.
Il direttore sportivo, Romano Lauzana, non si è mai fermato e sta valutando necessità e opportunità.
Il presidente, Urbano Mazzucato, nello scorso campionato è rimasto deluso dal comportamento di alcuni elementi, non lo si può certo nascondere, ma è anche stato piacevolmente sorpreso dal rendimento e dall’affidabilità di alcuni ragazzi che si sono inseriti in squadra negli ultimi due anni, “ragazzi in gamba, persone serie”, oltre che all’attaccamento alla maglia dimostrato dai veterani nei momenti di difficoltà.
“Malgrado la retrocessione, non tutto è da buttare. Ripartiamo da ciò che di buono abbiamo e facciamo bagaglio degli errori commessi per non ripeterli. Ci stiamo riorganizzando anche a livello societario. Allargheremo il gruppo dirigenziale e durante la prossima assemblea generale si potrebbe ufficializzare il rientro in società di ben tre ex presidenti oltre ad altre figure di rilievo del panorama calcistico locale! Il rafforzamento societario avrà un suo riscontro positivo anche sul campo. Ne sono certo!”:
“La Seconda categoria 2024/2025 sarà ben diversa da quella dello scorso campionato. I gironi saranno composti per metà da squadre che sono arrivate nei primi posti nel 2023/2024, quindi abituate a vincere, e per l’altra metà da quelle retrocesse dalla Prima categoria e vogliose di risalire. Essendo previsti gironi da 14 squadre con 26 partite di campionato, anziché le solite 30, ci sarà da combattere e non ci saranno grandi margini d’errore.”
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