BRIAN LIGNANO - Paolucci: non faremo gli juniores nazionali
Il ds spiega così la decisione presa dalla società: “È una categoria che non fa crescere. Preferiamo mandare i ragazzi a fare esperienza tra i grandi”
Il Brian Lignano, neopromosso in Serie D, non allestirà la squadra juniores per disputare il campionato nazionale. A renderlo noto è il direttore sportivo Alessandro Paolucci, che illustra le motivazioni societarie che stanno dietro a questa scelta: “È una categoria che non fa crescere, non ci sono né promozioni né retrocessioni, non è formativa e, secondo noi, non ha senso. Preferiamo mandare i nostri ragazzi in prestito in qualche prima squadra, che sia di Promozione o prima categoria non importa. Quando rientrano hanno maturato un’esperienza tra i grandi”.
Una decisione societaria, dunque, basata su un’idea chiara: “Posso capire che la nostra possa rappresentare una scelta impopolare, ma preferiamo che i nostri ragazzi vadano a fare esperienza con gli adulti. Se faccio fare a un 18enne un altro anno di juniores perdiamo tempo noi e il ragazzo stesso”.
Ora, però, ci sarà da pagare una multa: “Noi facciamo settore giovani puramente con funzione sociale, non esistono selezioni e nessun tipo di velleità. Ciò non vuol dire che facciamo le cose a caso, il nostro vivaio è molto ben organizzato. Potremmo fare benissimo anche i nazionali, non è una questione di numeri, ma la nostra è una scelta per far crescere i nostri ragazzi con gli adulti piuttosto che con i pari età, che non porta a nulla. Non ha senso spendere 50-70 mila euro per una categoria inutile. Pagheremo la multa, è comunque una spesa minore rispetto a una stagione intera, che prevede un mister con lo staff, almeno 15 trasferte, vitto, alloggio, abbigliamento e molto altro ancora”.
Fotografia di copertina: la squadra Juniores regionali del Brian Lignano, immortalata poco prima del match casalingo contro il Casarsa nel campionato terminato il mese scorso (v.b.).
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