DOPO GARA - Russo: vittoria meritata. Bradaschia: inizio positivo
Il tecnico di casa esalta la vittoria e la solidità della squadra; l'allenatore ospite vede buoni segnali nonostante la sconfitta
Nella seconda giornata di Coppa Italia, il Lme ha battuto la Forum Julii con un convincente 2-0, dimostrando cinismo e solidità. Entrambe le squadre sono destinate a essere protagoniste anche in campionato. Ecco i commenti dei due allenatori al termine della partita.
Amedeo Russo (allenatore Lme):
"Il risultato era l’aspetto più importante oggi, visto che era la nostra prima partita ufficiale. Abbiamo iniziato un po’ contratti, e il caldo non ha aiutato, ma credo che la vittoria sia meritata. Oltre ai due gol, abbiamo avuto altre tre palle gol, mentre il nostro portiere ha fatto una sola parata, al ’90”.
Il cambio di fascia tra Ilic e Del Fabbro è stato una scelta tecnica?
"Sì, abbiamo 4-5 esterni di qualità che possono giocare su entrambe le fasce. Se restano nella stessa posizione, i terzini si abituano, quindi vedrete spesso cambi come quello di oggi."
L’obiettivo della dirigenza quest’anno è vincere. Ce la farà questo Lme?
"La società ci ha scelto per vincere e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo. Abbiamo una rosa importante, con voglia e mentalità, e oggi abbiamo dato il primo segnale."
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Daniel Bradaschia (allenatore Forum Julii):
"Sapevamo di affrontare una squadra forte e abbiamo cercato di mantenere il possesso palla. Nel primo tempo, a parte il rigore, non abbiamo sofferto troppo. Ritengo la partita positiva, stiamo migliorando e i ragazzi stanno seguendo le mie indicazioni. Certo, c’è un calo di circa venti minuti in questo momento della stagione."
Qual è il tuo obiettivo per il campionato, dato il numero elevato di retrocessioni?
"Il nostro obiettivo è fare il meglio possibile e rimanere in alto. Sono fiducioso nei ragazzi. Abbiamo iniziato il 5 agosto e i miglioramenti sono già evidenti. Dobbiamo perfezionare la fase difensiva e creare più occasioni, ma con il lavoro possiamo ottenere buoni risultati."
Meri Gattel
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