L'EVENTO - Famedio, ora c'è anche Enzo Cainero
Questa mattina la cerimonia al cimitero di San Vito a Udine: il grande manager ricordato con la scopertura della targa che lo inserisce tra i benemeriti della città. Commozione e un annuncio: anche nel 2025 il Friuli Venezia Giulia ospiterà il Giro d’Italia
Non poteva che spuntare un raggio di sole, dopo una mattinata autunnale, umida e piovosa. Perchè Enzo Cainero, uomo dalle mille iniziative, è (quasi) sempre stato “sponsorizzato” dal bel tempo. E anche oggi, nel giorno del suo inserimento nel Famedio della città di Udine (presso il cimitero di San Vito), il “manager visionario” che ha speso gran parte della sua esistenza (terminata troppo presto - come ha sussurrato la moglie Laura - il 28 gennaio del 2023) nella valorizzazione della propria terra, ma anche e soprattutto delle persone (basti pensare agli alpini) che lo hanno affiancato dallo Zoncolan (correva l’anno 2003, primo passo di un ventennio tutto di…corsa) alle Universiadi tarvisiane, con la cronoscalata del Lussari ultima mirabile invenzione della quale lui, purtroppo, non ha potuto occuparsi. Senza scordare l’ impegno nell’associazionismo e nel volontariato, con il Progetto Autismo in prima linea.
Oggi, quindi, Udine ha resto omaggio ad un altro cittadino (anche se originario di Cavalicco) illustre, che amava fare, realizzare, costruire: poteva magari sembrare un tantino eccessivo, ma “travolgere” era soltanto il suo modo di coinvolgere. La scopertura della targa (incastonata tra quelle riservate al giornalista Licio Damiani ed il politico Gabriele Renzulli) è avvenuta al cospetto del governatore della regione Massimiliano Fedriga, degli assessori Riccardi e Zilli, del sindaco di Udine De Toni (da ricordare che la proposta della benemerenza nasce da una brillante idea della giunta precedente: e l’attuale primo cittadino lo ha sportivamente ricordato…), del responsabile delle teppe del Giro d’Italia Paolo Urbani - il quale ha confermato un week end della corsa rosa dalle nostre parti anche nel 2025 - e del figlio di Cainero, Andrea. Tra i numerosi presenti anche Paolo e Giovanni Fantoni, Paolo De Luca, Ivano Fanzutto e la famiglia Camilotti, compagni di viaggio di Enzo presidente con l’Apu che sbarcò in A1 al termine della stagione 85/86. Una delle tante imprese di un uomo entusiasta, che ha divorato la vita, lasciando un eredità importante. Non sappiamo (il dubbio però ci assale) se ci sarà un altro Enzo Cainero: ma siamo sicuri - perchè esiste un eredità di cose, fatti e persone a testimoniarlo - che c’è stato. (r.z.)
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