TOLMEZZO – MANIAGO VAJONT 4-0 (p.t. 4-0)
Gol: all’11’ Sanchez, al 17’ Menegatti, al 25’ Caputo, al 36’ Carew.

TOLMEZZO CARNIA: Valent, Rotter (38’st Errath), Federico Leschiutta, Lena, Daniele Leschiutta, Menegatti (31’st Gabriele Cimador), Carew (18’st Liu), Bassanello (38’st Genovese), Caputo (18’st Perissutti), Sanchez, Timeus; a disposizione Delicato e Gianluca Cimador. Allenatore: Fabrizio Damiani.

MANIAGO VAJONT: Rosa, Bernardo, Magris (28’st Furlani), Comina, Boschian (1’st England), De Ros, Amarante (14’st Berardo), Boz (1’st Vallerugo), Vladi (25’st Abdellatif), Delle Donne, D’Agnolo; a disposizione Ottaviani, Kharroubi, Pellegrinuzzi e Incardona. Allenatore: Stefano Biscaro.

ARBITRO: Hossam Malyani della Sezione di Tolmezzo.

NOTE – Ammoniti: Menegatti, De Ros, Vallerugo e Rosa.

TOLMEZZO – Vince ancora con largo margine il Tolmezzo di Fabrizio Damiani. Sul sintetico del "F.lli Ermano", contro il Maniago Vajont, bestia nera della scorsa stagione, ne è uscito un 4-0, maturato tutto nel primo tempo, che non lascia discussioni.

A fine gara abbiamo raccolto il commento dell’allenatore carnico “Bacio” Damiani: «Grande partita, grandissimo primo tempo concluso sul 4-0 contro, secondo me, una buonissima squadra, che l’anno scorso ci ha battuto due volte per 3-2… e “grazie” a queste sconfitte abbiamo perso praticamente il campionato. Quindi, un grande primo tempo con sugli scudi Kevin Carew, autore di due assist e di un gol: primo acuto di Sanchez, su assist di Carew, secondo gol di Menegatti, su calcio d’angolo, tris firmato da Caputo su assist di Carew e gol del 4-0 dello stesso Kevin Carew, un 2005, giocatore sicuramente di altissimo livello, che ogni tanto viene con la juniores perché ha problemi sia di lavoro che di studio. Nel secondo tempo abbiamo gestito questi quattro gol senza rischiare più di tanto; andiamo avanti con questa mentalità, con questa voglia, con la crescita dei 2007, nell'occasione ne avevamo in campo tre e, durante la partita, ne sono entrati altri quattro, con positività e con il gioco».

Andrea Citran