LIVENTINA - Roman: "Siamo giovani, ma il progetto è importante"
A tu per tu con il capitano dei sacilesi, autore di una doppietta e trascinatore della giovane formazione che si è aggiudicata l’importante scontro diretto con il Pravis 1971 nell’ultimo turno
Può ritenersi soddisfatto il giovane classe ’99 Davide Roman per l’importante vittoria maturata allo “Sfriso” nello scontro diretto con i vicini di classifica del Pravis 1971. Punti fondamentali in ottica salvezza ottenuti grazie alla doppietta del, seppur giovane, capitano biancoazzurro. Un leader e un trascinatore di una formazione estremamente giovane, guidata dall’ottimo mister Ravagnan e costruita grazie al prezioso e minuzioso lavoro del Direttore Sportivo Alberto Segatto.
Una partenza di stagione non facile per la Liventina San Odorico, che, dopo il debutto con una sonora sconfitta, sembra essere tornata sulla retta via.
“Immaginavamo che l’inizio non sarebbe stato facile. L’organico rivoluzionato e la poca esperienza della categoria ci hanno un po’ penalizzato. Ci sono ragazzi con enorme potenziale e siamo partiti con grandi aspettative, ma dev’essere prima di tutto un percorso per questa squadra giovane. Sicuramente, con l’andare delle giornate, abbiamo raddrizzato il tiro e acquisito maggiore consapevolezza. Mi aspetto che possa sempre esserci qualche calo, ma l’importante è crescere partita dopo partita.”
Un organico rivoluzionato con una media di età attorno ai 22 anni. Dove può arrivare questa rinnovata Liventina?
“Rivoluzionare un organico ha indubbiamente dei punti a sfavore, perché si rischia di perdere un po’ di solidità acquisita nel tempo. Tuttavia, il cambiamento voluto dalla società è stato consapevole, per creare un nuovo percorso di medio-lungo termine con una squadra giovane, sì, ma con ampie prospettive di crescita. C’è tanta voglia e tutti i ragazzi ci mettono il massimo impegno; ci vorrà del tempo, ma arriveranno anche i risultati. È un ideale societario in cui si riflettono valori importanti per mettere basi solide per il futuro. Un progetto in cui crediamo molto e a cui devo fare i complimenti alla società per le modalità con cui sta perseguendo i suoi obiettivi, specialmente grazie al lavoro di una persona molto preparata come mister Ravagnan e del DS Segatto.”
Ieri, una doppietta fondamentale per la vittoria e il rilancio in classifica. Capitano e trascinatore, quanto conta la tua esperienza in un organico giovane?
“È colpa della società!” - sorride - “Mister e Direttore Sportivo credono molto nella mia persona. Credo nei valori e nel lavoro; quando mi prendo un impegno, è sempre per portarlo fino in fondo. C’è molto attaccamento e sacrificio, a partire da tutti i volontari che non ci fanno mai mancare niente, fino ad arrivare ai vertici societari. Sono molto affezionato a tutto l’ambiente, soprattutto perché quest’anno vedo tanta voglia. Il mio ruolo è quello di dare un’opportunità, come l’ho avuta io, anche a tutti gli altri. Ho il vizietto del gol, ma sono emozioni da condividere con tutti. Dico sempre ai ragazzi che sono a loro disposizione; se poi viene fuori qualcosa di più, ben venga.”
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