RUGBY - L'Italia vuole sbranare i Pumas
Domani sera (alle 18.40) l’attesa sfida all’Argentina.L’allenatore Quesada: “Non tutto sarà perfetto, ma sapremo compensare eventuali lacune. “Il capitano Lamaro: ”Lavoriamo per raggiungere il loro livello.” Il Ct della nazionale di basket Pozzecco in visita al “Friuli”. Attesi 22 mila spettatori
A tre mesi e mezzo dall’ultima gara ufficiale (disputata in Giappone il 21 luglio scorso), l’Italia del rugby torna in campo per una sfida di notevole interesse. Il trittico novembrino delle “Autumn Nations Series” (prossime sfide: con la Georgia a Genova il 17 e con la Nuova Zelanda a Torino il 23) scatta domani dallo stadio “Friuli” di Udine. Capuozzo e compagni ospitano (inizio alle 18.40) una lanciatissima Argentina, reduce da imprese prestigiose: i Pumas hanno infatti battuto, di recente, nientemeno che All Blacks, Sudafrica e Australia. Azzurri pronti a dare battaglia, dunque, anche dopo aver superato alcuni problemi intestinali che hanno leggermente debilitato (era già accaduto durante il raduno di Roma) diversi componenti la rosa.
L’ALLENATORE. “Abbiamo svolto allenamenti ad alta intensità, i ragazzi hanno lavorato bene - annuncia il ct, l’…argentino Gonzalo Quesada - anche se non tutto sarà perfetto, soprattutto con il pallone in mano. Ho però molta fiducia in questo gruppo che saprà compensare eventuali lacune con difesa, gioco al piede e tanta voglia di combattere”
Sulla trequarti Nacho Brex e diventato titolare.
“Grazie alle sue prestazioni di alta qualità. In panchina abbiamo comunque Zanon. Senza scordare Bertaccini e Mori che si stanno avvicinando a quel livello. La concorrenza è sempre molto ampia.”
Novità di natura tattica?
“Cambiare troppo sarebbe stato pericoloso, anche se abbiamo inserito due - tre cose nuove da implementare in vista delle prossine partite e del Sei Nazioni.”
IL CAPITANO. “Siamo ok, la settimana è andata bene – annuncia il capitano azzurro Michele Lamaro - ci siamo preparati al meglio dopo aver visto tutte le situazioni che potrebbero capitare: sia dovessero essere loro a metterci in difficoltà, sia per quanto riguarda il nostro gioco. Ora bisogna trasferire ciò che è stato preparato in questi 80 minuti”
Differenze e similitudini tra le due formazioni?
“L’Argentina privilegia la manovra offensiva, anche al piede, e sa pure difendere bene. Ha coraggio e attacca. Sono abbastanza simili a noi, forse un po’ più solidi; escono inoltre da una situazione positiva, avendo dimostrato più volte di competere con le migliori formazioni al mondo. Questo è un obiettivo al quale deve aspirare anche l’Italia.”
Dopo 15 anni il grande rugby torna a Udine.
“Lo stadio è bellissimo, già visto da fuori fa impressione. I tifosi saranno vicini al campo: sentire il loro incoraggiamento ci darà la carica. Il nostro ruolo sarà anche quello di ridare indietro qualcosa: dovremo mantenere la nostra identità e cercare di fare la miglior partita possibile. Provando ad appassionare coloro che verranno a vederci.”
PUBBLICO. Quasi esaurito, lo stadio Friuli, che dovrebbe ospitare almeno 22mila spettatori.
IN VISITA. A salutare ed incoraggiare l’Italrugby (ed in particolare il collega Quesada) il ct dell nazionale di basket Gianmarco Pozzecco, salito in Friuli per assistere (il match è in programma domani sera) alla sfida di serie A2 tra Gesteco e Rieti. Dopo lo scambio di maglie a bordocampo tra i due condottieri, è seguito quello tra Lamaro e l’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca. Nessuna traccia, invece, degli argentini vestiti di bianconero Giannetti e Payero.
Roberto Zanitti
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