RUGBY - I Pumas divorano l'Italia
Netto successo (50 - 18) dell’Argentina sugli Azzurri nel match valido per le “Autumn Test Series” disputato allo stadio Friuli. Sette mete dei sudamericani, con Albornoz “player of the match”. Infortunio a Capuozzo, out dopo soli 7 minuti. Sabato prossimo a Genova la sfida alla Georgia
ITALIA – ARGENTINA 18 – 50 (pt 10 - 17)
Pt: 3’ cp Albornoz (0-3), 11’m. Mallia, t. Albornoz (0 - 10), 29’ m. Bertranou, t. Albornoz (0 - 17), 33’ meta di punizione Italia (7 - 17), 40’ cp Allan (10 – 17). St: 43’ cp Allan (13 – 17), 48’ m. Sclavi, t. Albornoz (13 - 24), 57’ m. Albornoz, t. Albornoz (13 - 31), 65’ m. Cordero, nt (13 - 36), 67’ m. Nicotera, nt (18 – 36), 72’ n. Alemanno, t. Albornoz (18 - 43), 77’ m. Delguy, t. Albornoz (18 - 50)
ITALIA: 15 Capuozzo (7’ 22 Allan), 14 Lynagh, 13 Brex (70’ 23 Zanon), 12 Menoncello, 11 Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Page – Relo (63’ 21 Alessandro Garbisi), 8 Cannone, 7 Lamaro, 6 Negri (58’ 20 Zuliani), 5 Ruzza (44’ 19 Lamb), 4 Cannone, 3 Riccioni (45’ 18 Ferrari), 2 Lucchesi (50’ 16 Nicotera), 1 Spagnolo (50’ 7 Fischetti). Head Coach: Quesada.
ARGENTINA: 15 Mallia, 14 Isgro (62’ 23 Cordero), 13 Cinti, 12 Orlando (44’ 22 Moroni), 11 Delguy,10 Albornoz, 9 Bertranou (50’ 21 Garcia), 8 Oviedo, 7 Grondona (62’ 20 Pedemonte), 6 Gonzalez, 5 Rubiolo, 4 Molina (58’ 19 Alemanno), 3 Sclavi (50’ 18 Kodela), 2 Montoya (58’ 16 Ruiz), 1 Gallo (66’ 17 Calles). Head Coach: Contepomi.
ARBITRO: Carley (RFU). Assistenti: Leal (IRFU) e Brace (IRFU). Quarto uomo: Russo (Fir). TMO: Adamson (SRU).
Calciatori: Albornoz (7/8), Page - Relo (0/1), Allan (2/3).
NOTE: cartellini gialli a Gonzalez (33’) e Cannone (75’). Serata fresca, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 22.358.
Player of the match: Albornoz.
UDINE. L’ Argentina è ormai entrata a pieno diritto nel gotha del rugby mondiale. Cosi, dopo All Blacks, Sudafrica e Nuova Zelanda, ne fa le spese anche l’ Italia, nettamente battuta dai Pumas sempre avanti e sempre in controllo del match valido per le “Autumn Test Series”. C’è un pubblico calcistico (quasi 23mila gli spettatori) al “Friuli”: il clima, però, non è certo livido come quello di tante, troppe partite del pallone rotondo. Ma si sa, il rugby è (per fortuna) un altro sport. Gli ospiti aprono le danze con un piazzato di Albornoz dopo soli 4’. Al 7’, invece, Capuozzo è costretto a lasciare mestamente il campo, per un colpo alla testa (assisterà alla “mattanza” dalla panchina): al suo posto Allan. All’ 11’ la prima meta albiceleste: Mallia vola come il vento, in beata solitudine, sul lato sinistro di una difesa nemica clamorosamente scoperta e deposita l’ovale oltre la linea. Albornoz si incarica di trasformare per il 10 - 0. E dopo un calcio fallito (da una distanza di oltre 50 metri) da Page - Relo al 19’ e un paio di chances sprecate - una clamorosa, su touche dai 5 metri - i sudamericani colpiscono nuovamente al 28’: meta di Bertranou (ratificata dal TMO) e trasformazione di Albornoz. La reazione degli azzurri si concretizza - finalmente - al minuto 32, con una meta tecnica. Nell’occasione c’è pure un giallo a carico di Gonzalez: Italia, dunque, in superiorità numerica per i successivi 10 minuti. Prima del riposo (corre il 43’) meta annullata a Spagnolo (il quale, al culmine di una percussione centrale vede vanificata la propria prodezza dal direttore di gara) ma, con l’Italia in vantaggio, Allan può centrare i pali e accorciare.
L’Italia rientra più che mai garibaldina dallo spogliatoio e lo stesso giocatore replica, dopo 3’ della ripresa, accorciando ulteriormente il disavanzo: 13 - 17. Al 48’, però, Sclavi firma la terza meta: l’implacabile Albornoz (ancora senza macchia) ristabilisce 11 lunghezze di differenza (13 - 24). Dopo diversi cambi (Fischetti, Nicotera, Lamb, Ferrari, Zuliani, Alessandro Garbisi), al 57’ l’Italia perde maldestramente palla e il numero 10 argentino stampa la quarta meta, incaricandosi pure di trasformare: 31- 13. Dilagano i Pumas: al 65’ infatti, a Cordero si spalanca un’ autostrada verso il Paradiso, per il 38 - 13 (Albornoz ovviamente non fallisce) per una sempre più severa punizione. I ragazzi di Quesada provano ad abbozzare una reazione d’orgoglio: al 68’ Nicotera spunta dalla mischia con l’ovale e firma la seconda meta. Allan però non completa l’opera, fallendo la trasformazione. E’ solo fuoco fatuo perché, al 72’, Alemanno va per l’ennesimo sfregio: superfluo sottolineare che Albornoz (proclamato Mvp del match) trasforma: 43 - 18. Ma la lezione non è ancora finita perchè (77’) i Pumas divorano gli ultimi brandelli di carne italiana con la settima meta (cooperazione di Delguy e Albornoz): 50 – 18 e tutti a casa a meditare. L’Italrugby tornerà n campo sabato prossimo a Genova, avversaria la Georgia che da anni sgomita per subentrare agli Azzurri nel Sei Nazioni…
Roberto Zanitti
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