CODROIPO - Moretti: "Rigori parati grazie a intuito e un suggerimento"
Il numero 1 del Codroipo è stato il grande protagonista della Semifinale di ritorno di Coppa Italia d’Eccellenza, vinta ai rigori dai biancorossi udinesi in casa dell’Ufm
È andato a un portiere l’ideale riconoscimento di “Man of The Match” della Semifinale di ritorno di coppa Italia di Eccellenza tra Ufm e Codroipo. Al “Boito” di Monfalcone, sono stati due i penalty parati da Luca Moretti durante la lotteria dei calci di rigore, che hanno permesso alla squadra udinese di conquistare per la prima volta nella sua storia l’accesso all’ultimo atto della competizione.
Moretti commenta la sua prestazione:
“Nel primo tempo, l’Ufm ha corso veramente tanto e ci ha messo in difficoltà, pur senza creare grandi palle gol, fatta eccezione per il tiro spaventoso di Aldrigo, che ha colpito il palo; per il resto non credo di aver mai toccato la palla con le mani. Nella ripresa è stata tosta per noi, perché dopo poco siamo rimasti in inferiorità numerica, però siamo riusciti a soffrire. In occasione del calcio di rigore, ho commesso io un mezzo errore, ma posso dire di aver rimediato dopo i novanta minuti”.
Vuoi dire che hai commesso fallo in area su Lucheo?
“Si, nettamente. L’attaccante ha allungato abbastanza la gamba, però mi ha anticipato nel tocco sulla palla e io l’ho fatto cadere”.
Il primo duello dagli 11 metri l’ha vinto Martin Aldrigo, ma poi ti sei preso la tua rivincita, respingendo il rigore di Acampora e successivamente quello del fantasista. Come hai gestito quei momenti?
“Ho scelto in entrambi i casi il lato sinistro, pensando che entrambi potessero aprire il piede. Aldrigo aveva già optato per quella soluzione nei tempi regolamentari, calciando addirittura meglio nella lotteria finale, ma è andata bene così”.
Prima del rigore di Acampora, era parso di sentir esclamare da parte di un tuo compagno la frase “la apre”; è arrivata anche a te l’indicazione?
“Si, non so chi l’abbia detto, ma l’indicazione è arrivata”.
La scorsa stagione ha rappresentato per te un periodo di sacrificio, nel quale sei rimasto più volte seduto in panchina ad attendere il tuo momento; quest’anno l’ora sembra essere arrivata e ti stai togliendo delle soddisfazioni:
“Lo scorso anno è stato un periodo bello, nonostante non abbia giocato molto, considerata la concorrenza con altri due portieri. È mancata la continuità che sto trovando in questa stagione. Fortunatamente sta andando bene tutta la squadra e ora dovremo solo riuscire a trovare maggior costanza anche in campionato”.
Questa coppa è diventata un grande obiettivo per il Codroipo, che non presenta questo trofeo in bacheca. Il vostro pensiero in merito al traguardo finale si fa sempre più concreto?
“Assolutamente! Ne parliamo già dall’inizio dell’anno. La Finale è una partita che tutti vorrebbero giocare; è forse la gara più sentita nel calcio dilettantistico friulano. Fa piacere averla raggiunta, ma ora bisognerà giocarla e cercheremo di dare il massimo”.
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