Una stagione finora complicata, ma con tutto il tempo e la voglia di rifarsi e risalire la china. Questa è l’Ol3, costretta a reinventarsi quest’estate e a cimentarsi con una rosa profondamente rinnovata (e ancor più ringiovanita) nel difficile girone A di Promozione, che la vede al momento al penultimo posto con 9 punti.

A fare il punto della situazione, il presidente Salvatore Scilipoti, insediatosi prima dell’inizio dell’annata al posto dello storico Franco Bertossi: “Abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale per via di qualche infortunio di troppo e dei tanti giovani che devono ambientarsi in questa categoria, ma ora siamo lì, ce la giochiamo domenica dopo domenica”.

Qualche rimonta subita di troppo ha caratterizzato le prime 12 giornate degli orange: “Tante gare ci hanno visti uscire immeritatamente senza vincere. Penso ad esempio alla sfida con la Bujese, dove a 17 minuti dalla fine vincevamo 2-0 con l’uomo in più e poi abbiamo perso, o a quella con l’Union Martignacco, quando abbiamo sbagliato il rigore e poi abbiamo preso gol… forse è paura di vincere, ma i ragazzi sono consapevoli che se la possono giocare alla pari con praticamente tutte”.

Il presidente, dunque, rassicura l’intero ambiente e mette in guardia le rivali: “Non si svende, anzi, stiamo cercando qualche rinforzo per tentare la salvezza. È difficile, perché in questo campionato c’è uno spareggio ogni domenica, ma noi siamo sul pezzo”.

Proprio su questa Promozione si concentra il pensiero di Scilipoti: “Se devo essere sincero, non ho visto un gran livello tecnico generale, ma l’agonismo è molto alto. Tutte le squadre sono attrezzate, atleticamente preparate e determinate. Le sette retrocessioni, inoltre, non permettono di sbagliare”.

Una delle costanti del mondo Ol3 è la guida tecnica, Gabriele Gorenszach: “Lo conoscevo marginalmente prima di diventare presidente. Lui è da tanti anni qua, ha fatto un percorso con le giovanili ed è un vero e proprio valore aggiunto per noi. Vive la società a 360 gradi, è molto coinvolto e ha aiutato anche me a inserirmi al meglio. Anche lui si è reso conto che l’annata è difficile, bisogna amalgamare con pazienza i giovani”.

Chiosa con un commento sui primi mesi spesi a Faedis: “Mi trovo benissimo, ho trovato un gruppo di persone affiatato, che si mette in gioco e dove ci si aiuta reciprocamente”.

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