LCFC PN - Vola la Gioventù Maniaghese, Benedet: siamo cresciuti
La rapida ascesa dei coltellinai non lascia indifferenti nel mondo degli Amatori pordenonesi. A svelarne i segreti, il presidente

Tra le tante realtà del sempre più vivace movimento amatoriale regionale, spicca la “novità” Gioventù Maniaghese, da qualche anno affiliata alla Lcfc Pordenonese e al momento impegnata nella divisione Oro.
Il presidente Federico Benedet illustra il progetto societario partendo dalle origini e spiegandone le ragioni: “Noi siamo un’associazione molto ampia che si spende su più campi, puntando alla riqualificazione di spazi fisici e al coinvolgimento dei ragazzi del territorio. Essendo che ci alleniamo nell’impianto della Casa della Gioventù, il nostro nome deriva da quello. Siamo nati ufficialmente come associazione nel 2022, ma la compagnia di amicizie e iniziative era già attiva da tempo”.
In poco tempo, tuttavia, i coltellinai hanno scalato molti gradini: “All’inizio eravamo partiti in sordina e in maniera disordinata: ricordo che nella prima gara il Sacile dovette prestarci un giocatore per arrivare a 11… poi ci siamo strutturati, con un mister, un campo di allenamento e una sede, e i risultati sono arrivati di conseguenza”.
Al momento, infatti, la Gioventù Maniaghese occupa la seconda posizione, a ridosso del Villotta capolista: “Loro volavano già l’anno scorso, sono molto strutturati e hanno una marcia in più. Per ora noi siamo gli eterni secondi, vedremo come andrà il girone di ritorno. Di certo è un bel campionato, con tanti derby e tanti legami da stringere, per scambiarsi idee, opinioni e consigli”.
E il risvolto sul territorio si vede tutto: “C’è un bel giro, anche come spettatori, e questa è una bella soddisfazione. Quest’anno siamo fin troppi, con una rosa di 25/27 giocatori che ci costringe a rifiutare le persone: infatti stiamo valutando soluzioni diverse per il prossimo anno. L’età media è molto bassa, abbiamo soprattutto gente che lavora a turni oppure ragazzi che non hanno completato il settore giovanile e hanno voglia di giocare”.
A guidare la truppa, mister Francesco Cimino: “Una grande sorpresa, alla sua prima squadra da tecnico. Non ha ancora il patentino, ma non appena lo otterrà gli si apriranno le ali. Si è calato appieno nella nostra realtà ed è un leader positivo, ha saputo creare uno zoccolo duro di fedelissimi e ha alzato il livello della serietà e della preparazione fisica”.
Immancabilmente, un occhio al futuro e agli obiettivi: “Dal punto di vista sportivo i ragazzi si fanno prendere dall’entusiasmo, ma l’obiettivo rimane l’aggregazione; lo sport è il nostro mezzo, non il fine”.
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