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Edizione provinciale di Pordenone


TAMAI - De Agostini: con orgoglio dovremo ricordare questa sconfitta

Le parole del tecnico delle "Furie Rosse" al termine della finale di Coppa Italia persa contro il Codroipo

Non ce l’ha fatta il Tamai a bissare il successo della stagione 1992/1993. L’ultimo atto della coppa Italia di Eccellenza se lo aggiudica il Codroipo ai calci di rigore. Termina con rammarico e tante occasioni mancate la prima finale della carriera da allenatore di Stefano De Agostini, che, in un mix contrastante fra dispiacere e soddisfazione, plaude alla prestazione offerta dai suoi ragazzi:

“È stata una bellissima giornata. Avevo detto ai miei di godersela, come me la sono goduta io. Ho il piacere e l’onore di guidare una grande squadra, che ha disputato un’ottima partita. Abbiamo concesso praticamente nulla ai nostri avversari, mentre ci siamo trovati di fronte a un portiere che ha compiuto una parata favolosa nel momento decisivo. Faccio i complimenti al Codroipo, che alla prima finale della sua storia ha saputo vincere, ma dico bravi ai miei giocatori, dei quali sono orgoglioso. Ora ci lecchiamo le ferite e martedì ripartiremo.”

Dopo il gol del vantaggio, siglato da Bougma, le "Furie Rosse" hanno costruito almeno tre nitide occasioni per raddoppiare, ma bomber Zorzetto non ha saputo capitalizzare le chance. Al contrario, il Codroipo ha trovato il pareggio sull’unica sbavatura difensiva del Tamai, fatto che alimenta la riflessione su cosa sia mancato alla squadra per riuscire a sollevare il trofeo:

“Le palle per chiudere la partita le abbiamo avute, senza contare le due opportunità costruite nel primo tempo. Tuttavia, quando un portiere fa un intervento del genere, il segnale è abbastanza chiaro. Dispiace per la mia società e per i miei calciatori. So come funziona il calcio e, quando la mia squadra gioca così bene, io non riesco a dire nulla. Tra l’altro, avevamo qualche problema a livello di alternative a disposizione, quindi non posso che sottolineare nuovamente il mio orgoglio.”

Sfuma quello che era il primo obiettivo stagionale del Tamai, a cui ora non resta che provare a svoltare un campionato sin qui troppo altalenante rispetto alle aspettative:

“Dobbiamo saper veicolare la rabbia e il dolore scaturito da questa sconfitta. Dobbiamo ricordarci di questa partita e di cosa si prova quando si perde, portandoci dietro la sensazione per tutto il resto della stagione. Come un sassolino nella scarpa, che ci farà male a ogni cammino, e noi dovremo provare a ribaltare le difficoltà attraverso l’orgoglio e la passione che sempre ci mettiamo.”

Foto: Andrea Nikodemo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 06/01/2025
 

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