TERZA A - Montereale forza sei, Cavolano non molla
La capolista regola 6-2 la Virtus Roveredo U21 e mantiene il comando, tallonata sempre dai rossoneri che a loro volta si sono imposti 4-1 contro la Varmese. Sesto, Vivarina e Maniago non sbagliano, vincono le loro gare e tengono vive le speranze di raggiungere il primo posto

Dopo le festività e aver dato spazio anche alla Coppa di Terza Categoria, si è ripreso di slancio nel girone A con la quattordicesima giornata, penultimo atto di questa combattuta prima fase d’andata. Le emozioni e i gol non sono per nulla mancati e le big del Campionato sono tutte ripartite alla grande, non concedendo nessuna sorpresa.
La capolista Montereale Valcellina non sottovaluta l’impegno interno contro gli ultimi della graduatoria e batte 6-2 la Virtus Roveredo U21. Incontro già indirizzato nel primo tempo, conclusosi sul 3-0 con Marson a sbloccare le ostilità, raddoppio di Pierro e tris da parte di Brun. Nella ripresa vanno a segno per i bianconeri anche Mario, di nuovo Marson per la sua doppietta e, infine, gioia personale anche per il giovanissimo diciottenne Gabriele Moni, che bagna al meglio il suo esordio con un gol. Il Roveredo era riuscito a riaprirla in parte con la realizzazione di Manfè per il provvisorio 3-1, successivamente marca il tabellino anche Della Negra, ma nulla possono contro i quotati avversari e, addirittura, terminano la contesa in nove uomini (espulso il portiere e poi un giocatore infortunato a cambi esauriti). Il Montereale rimane saldo davanti a tutti con 32 punti e la prossima settimana potrebbe allungare sulla prima inseguitrice perché dovrà osservare il canonico turno di riposo.
La compagine al secondo posto per il momento resta il Cavolano (31), che ha la meglio per 4-1 della Varmese. Per i rossoneri decisive le segnature di Zanette, Franco e doppietta Vendrame. Gol della bandiera ospite a firma di Ghiro.
Più complicato il successo del Sesto Bagnarola (29), riuscito ad espugnare il campo della Nuova Villanova per 1-0. Gli ospiti non hanno avuto vita facile, i locali si sono disposti bene in campo e hanno lottato fino alla fine. Il Sesto produce molto, ma non riesce a trovare la rete. Serve un guizzo e questo viene trovato nel secondo tempo con il colpo di testa di Smelin Sosa su calcio d’angolo.
Alle spalle del terzetto, risponde presente anche Vivarina e Maniago. La Vivarina (27) suda le proverbiali sette camicie, ma regola in extremis 2-1 il San Quirino. I locali la sbloccano al 35’ con Mounib, abile a saltare due avversari e piazzare palla all’incrocio. I gialloblù non mollano e a metà della ripresa inoltrata riacciuffano la parità con il penalty siglato da Gerolin. Sembra dover finire così, ma i biancoblu trovano il modo di riportarsi definitivamente avanti in pieno recupero con una rapida azione di contropiede conclusa splendidamente da una gran botta di Gibilaro. La Vivarina soffre e stringe i denti visto anche le tante assenze, però riesce a prendersi i tre punti, mantiene il passo delle prime della classe e continua a sognare la vetta. Più agevole il compito del Maniago quinto (26), corsaro 7-0 sul terreno della Spal Cordovado U21. Per i biancoverdi hanno gonfiato la rete Quinzio (doppietta), Patini, Rossetto, Manca, De Fiorido e Fortunato.
Polcenigo Budoia (20) e Zoppola (23) si sono divise la posta in palio in un combattuto 1-1 finale. Il vantaggio viene trovato dai locali con un bel rasoterra all’angolino dentro l’area da parte di Consorti. Qualche minuto dopo i neroverdi potrebbero anche raddoppiare perché viene concesso un calcio di rigore in loro favore, ma Tomasso Vitali calcia sul palo. Passano 5’ da quest’occasione ed ecco il pari dei bianconeri con la marcatura vincente di Samuele Martin. Occasione persa per i padroni di casa, anche se pari giusto per quanto fatto vedere dalle due squadre.
Infine, nella sfida fra due compagini giovani di grande qualità, termina in un bel pareggio per 2-2 tra VCR Gravis e Nuovo Pordenone U21. I padroni di casa gioiscono con la doppietta di Dagnolo, mentre i neroverdi vanno in rete con Pisha e Rossi. Ha riposato, invece, il Torre B.
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