LA RISSA - Tifosi in guerra a Basiliano: assalto al treno
Ultras dell'Udinese e del Salisburgo aggrediscono i tifosi del Venezia, ferendo due persone e creando caos tra i passeggeri

Nel tardo pomeriggio di sabato, alla stazione di Basiliano (Udine), si è verificato un violento scontro tra ultras dell'Udinese, del Salisburgo (gemellati con i friulani) e tifosi del Venezia. Il conflitto è scoppiato poco dopo la partenza di un treno che stava portando i tifosi lagunari di ritorno dalla partita Udinese-Venezia, terminata 3-2. Circa 50 ultras hanno bloccato i binari con l'intento di vendicarsi degli incidenti avvenuti durante il match di andata a Venezia, dove alcuni tifosi bianconeri erano stati aggrediti dai veneziani.
Per fermare il treno, i facinorosi hanno incendiato delle rovi sui binari e costretto il macchinista a una frenata brusca per evitare di investirli. A quel punto, hanno iniziato a lanciare sassi contro le carrozze occupate dai tifosi del Venezia, coinvolgendo anche passeggeri comuni. Alcuni dei tifosi veneziani hanno reagito scendendo dal treno, scatenando una rissa con i rivali. Nonostante la tensione, l'intervento della polizia, con l'ausilio di un elicottero, ha messo fine agli scontri in pochi minuti. Gli aggressori si sono dati alla fuga, salendo su vetture in attesa nei pressi.
Due persone, un tifoso del Venezia e uno del Salisburgo, sono rimaste ferite e trasportate in ospedale, ma le loro condizioni non sono gravi. Altri sette, tra cui tifosi dei due club e due agenti di polizia, hanno riportato contusioni. Gli ultras coinvolti negli scontri sono stati identificati e alcuni arrestati. La polizia ha rinforzato i controlli anche durante la partita, dove erano già emersi disordini tra le tifoserie, con lanci di fumogeni e uno striscione provocatorio esposto dai tifosi del Venezia.
Il treno, fermo per circa un'ora, ha ripreso il viaggio verso Venezia solo alle 19.24. Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire con precisione l'accaduto, mentre la Questura monitora la situazione per prevenire ulteriori tensioni.
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