LCFC PURGATORIO – Le big cadono: esultano Leon Bianco e Carnia United

Nella Collinare le emozioni non mancano mai e il Campionato Geretti, Divisione Purgatorio, sta diventando sempre più aperto con una gran lotta nei vertici e bassifondi di classifica, specialmente dopo la disputa della nona e ultima giornata del girone d’andata. Tante squadre attrezzate e molte inseguitrici a caccia della capolista Cesarolo (13), che ha osservato il turno di riposo e mantiene sempre quattro lunghezze di vantaggio sulla concorrenza.

Anticipo del venerdì pirotecnico tra Farra (9) e Warriors (5), dove il pubblico presente si è assolutamente goduto un gran spettacolo. Un 3-3 stupendo, dove le due compagini hanno dato prova di tutte le loro qualità offensive. I gialloneri colpiscono con Coradazzi ad inizio primo tempo. Poi, un rigore a testa fallito con Zampar a calciare debolmente e non trovando il raddoppio, mentre gli ospiti sprecano allo stesso modo un penalty e Spangher è bravo a respingere la conclusione del giocatore avversario. Nella ripresa i ritmi rimangono alti e Ruffini si prende la scena con una gran doppietta a lanciare sul 3-0 il Farra. A questo punto i “guerrieri” dimostrano grande tenacia, andando a segno con la tripletta sontuosa e da applausi di Michele Pagnucco. Nel finale i farresi avrebbero la chance per riportarsi avanti, ma Coradazzi non insacca da pochi passi dalla porta.

Lo Spilimbergo (9) cade un po' a sorpresa sotto i colpi dei padroni di casa del Leon Bianco (7), i quali ritornano a fare pensieri promozione. I “mosaicisti” non sono in giornata e cedono alla lunga, non riuscendo a riavvicinarsi alla vetta della graduatoria e subendo l’aggancio del Farra al terzo posto. I biancazzurri goriziani si prendono l’intera posta in palio con le segnature da parte di Boi, Rossi e Vaccaro.

Nel posticipo del lunedì, stessa sorte anche per la Dimensione Giardino (9), sconfitta tra le proprie mura per 2-1 contro la Carnia United (8). I bianconeri di Mortegliano non riescono ad ottenere il successo per avvicinarsi alla vetta e non è sufficiente la zampata di Sattolo, poiché i blu di Venzone la spuntano con i centri ad opera di Belgrado e Mirco Peresson. Non si è giocata, invece, la contesa tra il fanalino di coda San Vito al Torre (1) e il Colloredo di Prato (5).

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