BASKET A2 - Gesteco ancora ko, Rimini rimane capolista
Dopo un grande avvio, la formazione di Pillastrini si inceppa e finisce per cedere alla prima della classe (sempre a braccetto con Udine che supera Livorno), priva di uno straniero. Serata poco felice per Redivo, Lamb incide a sprazzi. Doppia doppia (10 punti e altrettanti rimbalzi) per Dell’Agnello. Discreto esordio per Anumba. Tra gli ospiti ottima prova di Marini e Johnson

GESTECO – RIMINI 73 - 80
(Parziali: 19 - 12, 40 - 37, 55 - 63)
GESTECO: Rota 17, Lamb 13, Marangon 7, Miani 9, Dell’Agnello 10, Redivo 10, Ferrari 4, M. Anumba 3, Berti. Ne: Piccionne, Vivi e Costabile. Coach: Pillastrini.
RIMINI: Grande 6, Marini 17, Johnson 18, Camara 9, Simioni 6, Bedetti 4, S. Anumba 4, Tomassini 11, Masciadri 5. Ne: Amaroli. Coach: Dell’Agnello.
ARBITRI: Radaelli di Porto Empedocle, Almerigogna di Trieste e D’ Amato di Tivoli
NOTE: Liberi: Gesteco 12/14, Rimini 16/19. Tre punti: Gesteco 7/19, Rimini 10/31. Rimbalzi: Gesteco 38 (Dell’Agnello 10), Rimini 40 (Johnson 11).. Assist: Gesteco 10 (Redivo 4), Rimini 11 (Masciadri e Marini 3). Cinque falli: nessuno. Spettatori: 2900.
CIVIDALE. Era un match pesante sempre due punti ma, se proprio vogliamo, anche una prova generale per la semifinale di Coppa Italia in calendario a Bologna il 14 marzo prossimo. Se la aggiudica Rimini, da una paio di settimane senza uno straniero (Robinson), che vendica cosi la beffa dell’ andata (89 - 90) confermandosi capolista. Ancora a braccetto con Udine, che ha domato non cosi comodamente al Carnera (81 -74) Livorno.
La Gesteco “azzanna” la gara: e come sovente succede c’è il marchio della difesa, che chiude anche gli spifferi, nel primo allungo: 17 - 6 al 6’ con un assatanato Marangon efficace su tutti i lati del campo. Rimini, che da sotto si infrange testardamente contro il muro ducale (0/9), la mette almeno dall’arco, ma le 4 triple consentono, comunque, ai romagnoli di rimanere in scia: 17 - 12. Il canestro inaugurale di Redivo, salito in corsa sul treno del match, scolpisce poi il primo parziale.
Anumba si presenta ai propri tifosi con una penetrazione “serpentesca” - facendo esplodere il PalaPerusini - ma Rimini, aggrappata a Johnson, non vuole farsi seminare: 26 - 32. Lamb, però, non è d’accordo, piazza 6 punti di fila ed è di nuovo doppia cifra di vantaggio interno: 38 - 28 al 18’.
Nonostante i troppi rimbalzi offensivi concessi (13 alla pausa lunga) sembra saldamente al comando delle operazioni, la banda gialloblu: l’ultimo minuto, però, è tutto esterno (parzialino di 6 - 0, frutto dell’ispirazione di Johnson, Camara e Tomassini) e al the sono soltanto tre le lunghezze di margine. Troppo poco rispetto a quanto prodotto da Rota e soci.
Un certo torpore avvolge la Gesteco al rientro dallo spogliatoio; cosi l’avvio di terzo quarto della co - capolista è micidiale: 7 - 0 e sorpasso (40 - 44). Marini, dopo aver litigato a lungo con il ferro si scuote, ne mette 10 di fila e Rimini si ritrova avanti di 8 (52 - 44 al 25’). E quando Anumba - quello ospite - abusa di Redivo nella zona pitturata, la differenza viaggia sulla doppia cifra: 58 - 48. Ne restano otto, all’ultimo giro, con Cividale ad incassarne 26 in 10’: troppi, per qualsiasi squadra di basket del mondo.
Le gare apparecchiate sul ponte dei Diavolo sono però sempre molto lunghe: bastano perciò un arcobaleno di Redivo e una schiacciatona di Ferrari (assist dall’argentino) a riaccendere le speranze: 59 - 63. Rimini resiste alla prima spallata ducale e torna sul 70 - 61. E mentre Simioni scaglia due “padelle” da tre - guadagnandosi gli strali di Dell’Agnello senior, il suo coach - Lamb e Rota accorciano (66 - 70), poi ancora il capitano e il “gancetto” alla Printezis di Dell’Agnello rimettono tutto in discussione: 71 - 72 esterno al 38’. E se Lamb va per il sorpasso (73 - 72), Marini rimedia fallo (e canestro valido) da Rota: 73 - 76 a 1’ dal traguardo. Il tap in di Johnson, a convertire una “preghiera” di Marini, è infine la pietra tombale: 73 -78, con soli 20 secondi sul display. Finisce qui: dopo la beffa di Desio, Cividale perde ancora. Una partita scappata via, ma Rimini non è al comando per caso. Ci si rivede al Paladozza, tra un mesetto: e saranno di nuovo scintille.
Roberto Zanitti
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